Cgil risponde a Matteo Renzi che l'ha definita: ''Sindacato dei pensionati''

Mauro Fuso segretario generale della Cgil di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 ottobre 2013 13:55
Cgil risponde a Matteo Renzi che l'ha definita: ''Sindacato dei pensionati''

Matteo Renzi, ospite a Roma della redazione del Messaggero ha risposto ad alcune domande in merito al sindacato: "Io mi candido a fare il segretario del Pd non della Cgil. Il Pd non è la cinghia di trasmissione della Cgil, oggi i sindacati rappresentano soprattutto i pensionati. Io vorrei che il sindacato difendesse anche i lavoratori non garantiti" di contro "Con me segretario, la Cgil farebbe fatica a mettere bocca sulle vicende del Pd". Il sindacato per voce del segretario fiorentino Mauro Fuso ha risposto alle dichiarazioni: “Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, proseguendo una stucchevole polemica, dichiara che la CGIL mette bocca sulle vicende del PD e addirittura ne guiderebbe le scelte.

A parte l’evidente semplificazione della realtà di un PD assai articolato e l’enormità del giudizio, si tratta di una dichiarazione offensiva nei confronti dello stesso partito alla guida del quale si è candidato . Ma ciò che stupisce maggiormente nella polemica è l’ennesima e rituale banalità sulla rappresentanza del sindacato”: così Mauro Fuso segretario generale della Cgil di Firenze “Secondo il Sindaco” prosegue Fuso, i sindacati rappresentano soprattutto i pensionati.

Si tratta di una ovvietà. Superano 16 milioni gli over 60 in Italia, oltre il 26% del totale, uomini e donne che hanno tutto il diritto di essere rappresentati e difesi”. “Matteo Renzi”, continua, vorrebbe che il sindacato difendesse anche i lavoratori non garantiti. Lo rassicuro, cerchiamo di farlo, con fatica, viste le condizioni di ricattabilità dei giovani nei luoghi di lavoro”. “Sulla strada degli interessi dei non garantiti, in un settore come quello sportivo e del fitness pieno di giovani, il sindaco di Firenze potrebbe darci una mano.

Indichi ai tanti proprietari di palestre e gestori di impianti sportivi del Comune, che conosce perfettamente, che è il caso di regolarizzare contrattualmente le posizioni dei loro dipendenti, costretti altrimenti ad una vita da eterni precari”. “Ma non solo”, conclude Fuso, “vista la grande presenza dei giovani nelle attività commerciali e turistiche, dia loro una mano per il rispetto degli orari e delle chiusure durante le festività, Primo Maggio festa del Lavoro compresa. Ben conoscendo i meccanismi della comunicazione e la forza dei simboli, sa che si tratterebbe di un messaggio politico forte e chiaro”.

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