Governo Letta e Napolitano alla Fortezza: attese contestazioni

De Zordo: "Al convegno dell’ANCI a Firenze sono attesi in tanti. Renzi farà con soddisfazione quello che sa fare meglio: curerà la propria immagine pubblica con una ribalta nazionale gratis per tre giorni"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2013 17:16
Governo Letta e Napolitano alla Fortezza: attese contestazioni

Al convegno dell’ANCI a Firenze sono attesi in tanti, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ad Enrico Letta, e diversi membri del governo. "Renzi farà con soddisfazione quello che sa fare meglio: curerà la propria immagine pubblica con una ribalta nazionale gratis per tre giorni. C’è da credere che sarà soddisfatto, e come sempre sfrutterà al meglio l’occasione. Del resto ormai si stanno affrettando in tanti a salire sul carro del prossimo vincitore" è il commento di Ornella De Zordo. "Noi siamo molto meno contenti di questa passerella, ma cerchiamo lo stesso di approfittare dell’occasione.

Per dire forte e chiaro che Napolitano ha stravolto la Costituzione imponendo prima Monti e poi le “losche intese” di Letta a prescindere dal voto popolare, che ci sono stati imposti nel silenzio complice di un’intera classe politica vincoli di bilancio – addirittura messi in Costituzione – che di fatto espropriano questo Paese delle sue prerogative democratiche, lasciandolo in balia di poteri esterni, la famosa troika, mai stati eletti da nessuno, che rispondono esclusivamente ai grandi gruppi bancari.

Che non siamo affatto contenti di ospitare ministri come Alfano, Lupi, Zanonato in rappresentanza dell’ennesimo governo che non sa dare altre risposte che tagli alle spese sociali e ai servizi, privatizzazioni selvagge, repressione dei movimenti, devastazione dei territori in nome del profitto di pochi. Non ci prendano per ingrati, se non riusciamo a far pesare sul piatto della bilancia della redistribuzione una dozzina di euro al mese in busta paga. Non siamo affatto contenti che la nostra città faccia da vetrina alla consueta passerella di chi ha portato il Paese alla rovina seguendo, per convinzione e/o per interesse, la dottrina neoliberista che sta affamando i nove decimi del mondo, declinata alla cialtrona in Italia dove non ci sono i fondi per i malati di SLA, o per la cassa integrazione, ma ci sono i “compensi” per i politici più alti d’Europa, e si buttano miliardi acquistando cacciabombardieri o cercando di fare inutili tunnel che vuole solo la lobby del cemento. Non siamo affatto contenti di accogliere questi campioni del capitalismo “de noantri”, dell’ingiustizia sociale come paradigma di successo, delle lacrime e sangue per il 99% perché l’1% guadagni e accumuli sempre di più, del 40% di disoccupazione giovanile.

Questi cialtroni del privilegio contro i diritti, che assistono alle migliaia di morti nei nostri mari, e alle galere che scoppiano, senza pensare di abrogare leggi infami come la Bossi Fini e la Fini Giovanardi. Ne avremo fatto volentieri a meno: e nessuno si meravigli se ci saranno legittime contestazioni, visto che fino a prova contraria il diritto al dissenso non è ancora stato formalmente abolito".

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