Tpl, Gara unica in vista per i trasporti regionali tra servizi e crisi economica

Ceccarelli: "Entro l'anno il bando di gara per l'offerta economica"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 settembre 2013 14:37
Tpl, Gara unica in vista per i trasporti regionali tra servizi e crisi economica

FIRENZE - Stabilità del settore, salvaguardia del servizio, sostegno all'occupazione in una fase difficile causa i tagli intervenuti negli ultimi anni. Sono questi i temi forti sottolineati dall'assessore Ceccarelli nel corso della conferenza stampa sulla gara unica del trasporto pubblico locale su gomma, svoltasi questa mattina a Firenze. "Sarà pubblicato entro l'anno il bando di gara effettivo per il Tpl e in questi giorni stiamo lavorando per l'affidamento della gara al nuovo soggetto gestore entro il settembre 2014" ha evidenziato l'assessore regionale a infrastrutture e trasporti.

"E' infatti in corso - ha aggiunto - la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea della riapertura dei termini per la manifestazione di interesse a partecipare alla gara regionale. Erano già 7 le manifestazione di interesse presentate nella precedente tornata, a testimonianza di un reale interesse di aziende di rilevanza nazionale ed internazionale". La conferenza stampa è stata tenuta dall'assessore insieme a Upi, Anci e Uncem, soggetti protagonisti del progetto di rete e firmatari dell'accordo con i sindacati. Stefano Giorgetti, coordinatore degli assessori provinciali al trasporto pubblico locale, ha espresso soddisfazione per le certezze sui tempi e per la stipula dell'accordo sindacale.

"Ci sono tutte le condizioni - ha evidenziato - per avere l'affidamento del servizio entro l'orario invernale del 2014". Maurizio Bettini, responsabile trasporto pubblico locale dell'Anci, associazione dei comuni), ha valutato positivamente il percorso fatto sin qui soprattutto per gli esiti relativi al miglioramento del servizio e alla salvaguardia dell'occupazione. "E' stato un lavoro lungo e faticoso - ha detto - ma che alla fine ci ha premiato". Oreste Giurlani, presidente di Uncem, ha evidenziato come con questo lavoro di riorganizzazione "si sia riusciti a mantenere la mobilità pubblica in tutti i territori montani e marginali". "La Regione – ha poi proseguito Vincenzo Ceccarelli - sta facendo la sua parte per garantire il servizio ai cittadini toscani, compartecipando in modo robusto al finanziamento del Tpl per far fronte alle risorse statali non più trasferite.

Sono garantite le risorse regionali che, insieme a quelle previste dal Fondo nazionale trasporti, permettono una sostenibilità economica del progetto in base alle previsioni di costi standard di aziende efficienti, in linea con i recenti studi nazionali aziendali e ministeriali. Anzi sono aumentate di oltre 40 milioni nel periodo di contratto". Lo sforzo economico della Regione per sopperire ai tagli governativi si muove su tre direttrici: la prima è la garanzia del servizio ai toscani secondo il nuovo progetto di rete regionale, definito nell'ambito della Conferenza Permanente per il TPL.

Gli altri filoni sono le misure attive per l'occupazione ed il lavoro per gli addetti del TPL toscano su gomma e, terzo, il piano per il rinnovo del parco mezzi (attualmente circa 3000 autobus) che prevede, entro 4-5 anni dall'inizio del servizio, un dimezzamento dell'età media dell'attuale parco mezzi circolante ( 7 anni circa). "Qualità, affidabilità, efficienza e confort del servizio – sottolinea l'assessore - passano necessariamente da un concreto rinnovo dei bus urbani ed extraurbani circolanti oggi in Toscana.

In assenza di una politica nazionale su questo fronte, anche di natura industriale, la Regione con la gara ha deciso di investire con forza nel rinnovo dei bus. Si stimano in circa 1000/1200 i nuovi mezzi che potranno arrivare in Toscana nel periodo di durata del nuovo servizio". Nel corso della conferenza stampa Vincenzo Ceccarelli ha poi spiegato che il nuovo progetto di rete prevede 2 tempi diversi di introduzione della riforma, con una razionalizzazione del servizio applicata in tempi pertanto differiti.

Per garantire criteri di omogeneità del progetto, tutta la progettazione è gestita e condivisa con i territori e gli enti locali, e coordinata dall'Ufficio Unico Regionale (con la supervisione della Conferenza Permanente). "La nostra finalità – così Ceccarelli - è di servire tutto il territorio toscano, senza lasciare indietro nessuno. Per farlo, nel mutato contesto delle finanze pubbliche in cui ci troviamo a seguito delle continue decurtazioni ai fondi statali trasferiti alla Regione, dobbiamo mettere in campo forme e modalità nuove di servizio, sostenibili sotto tutti i punti di vista .

Si tratta dunque di riprogettare la rete, rendere più efficiente il servizio, tagliare sovrapposizioni, introdurre costi standard, rendere più facile l'accesso al servizio per gli utenti, servono informazioni in tempo reale e tecnologia adeguata di supporto, così come servono soluzioni nuove rispetto al passato, più flessibili, per servire territori con caratteristiche ed esigenze di mobilità diverse tra loro". "Ma la riforma serve anche all'occupazione e al lavoro – ha insistito l'assessore - In questa prospettiva è stato di recente sottoscritto un nuovo accordo con le organizzazioni sindacali del settore e la qualificazione del servizio orientato in particolare alla salvaguardia occupazionale del settore, con un impegno regionale di risorse di ben 81,5 milioni di euro, distribuite nei 9 anni previsti di durata del contratto col nuovo soggetto.

L'altro punto rilevante dell'accordo è l'attività formativa, con relativo impegno economico da parte della Regione, per promuovere un progetto di formazione e riqualificazione del personale a terra che dovesse risultare in esubero". Tra l'altro è in corso, con la disponibilità delle aziende attualmente esercenti il servizio (13 aziende, raggruppate in vari consorzi) e degli enti locali, la ricognizione e valorizzazione del patrimonio in termini di risorse umane ed di beni strumentali (autobus e beni immobili) ritenuti essenziali per il servizio e che, in base alla Legge Regionale 42/1998, saranno acquisiti dal nuovo gestore del servizio dopo la gara. Il 12 settembre 2013 è stato firmato un nuovo accordo fra Le OO.SS Regionali Filt/Cgil-Fit/Cisl-Faisa e Ugl Trasporti della Toscana e l’Assessore ai Trasporti della Regione Toscana, L'Upi, l'Anci e l'Ucem in merito alla riforma del TPL gomma che prevede circa 50 milioni in più rispetto agli accordi precedenti nell'arco della durata della gara . "Una riforma che detta i tempi e rivoluziona il modo d’intendere il trasporto, superando le dimensioni campanilistiche in una logica di rete, l'ottimizzazione delle risorse, il rinnovo del parco dei mezzi e delle tecnologie collegate ed infine con un' offerta flessibile in rapporto ai bisogni e alla domanda con attenzione ai servizi e ai livelli occupazionali.

La Regione diventa l’unico interlocutore sia come committente del bando di gara per la durata dei 9 anni sia per la gestione dei servizi con la creazione da subito di un apposito ufficio unico di riferimento centrale per il TPL. Alcuni punti qualificanti: riapertura dei termini, da parte della Regione, per la presentazione delle domanda d'interesse nel mese di settembre 2013 e, entro la fine dell'anno, la lettera d'invito ai soggetti interessati con l'obiettivo di assegnare il servizio entro il mese di settembre 2014; 14 milioni/anno della quota spettante alle Province per l'anno in corso e per gli anni successivi da parte della Regione; 160 milioni/anno per 9 anni più iva e indicizzazione per il servizio da parte della Regione; 81,5 milioni complessivi (anzichè 70) per il lavoro ed il sostegno all'occupazione, per tutto il periodo della gara (9 anni) da parte della Regione; 20 milioni/anno per 9 anni previsti nel bando per gli investimenti di nuovi mezzi dove si potranno aggiungere eventuali finanziamenti di natura europea e/o nazionale.

Per i primi due anni i 40 milioni previsti per gli investimenti saranno dirottati al mantenimento e sviluppo del servizio e quindi, gli investimenti previsti di pari importo, saranno garantiti dalla Regione con ulteriore modalità già finanziata; rinnovo del parco mezzi attraverso un bando di circa 13,6 milioni già attivato nel luglio 2013 da parte della Regione con l'impegno della stessa ad integrare l'importo di ulteriori 26 milioni attraverso i fondi FAS per un totale di 39,6 milioni complessivi; 40 milioni/anno per 9 anni comprensivi di iva e indicizzazione spettante a carico degli Enti Locali.

I servizi che potranno essere gestiti dagli Enti Locali non dovranno superare il 5,5% dei km messi a gara nel lotto regionale e comunque dovranno essere soggetti al rispetto della L.42/98 e prima del loro affidamento si dovranno attivare specifici tavoli con il sindacato per verificare gli aspetti occupazionali. Una questione altamente importante è la conferma di tutti gli accordi precedenti in materia a partire dalla clausola sociale attraverso un impegno preciso della Regione Toscana la quale intende inserire nel bando di gara unica tutte le tutele per il servizio, il reddito e il lavoro contenute nella legge regionale 42/98 e nella legge 65/2010 al fine di prevedere il trasferimento, al soggetto aggiudicatario subentrante, del personale oggi utilizzato nelle aziende esercenti il servizio.

Gli elenchi del personale in riferimento alla legge 42/98 elaborati insieme alle OO.SS saranno parte integrante del bando al fine del trasferimento di tutto il personale al soggetto vincitore della gara TPL. Nell'accordo vi sono anche altre specificità mirate allo sviluppo e tutela del lavoro come anche una attenzione ai servizi e al cittadino e quindi come sindacato esprimiamo soddisfazione anche se consapevoli che tutti i problemi non sono stati risolti. Comunque, l’accordo di cui sopra crea i pilastri per mettere in sicurezza il trasporto su gomma per tutta la durata della gara in quanto vi saranno finanziamenti certi anno per anno, sia per i servizi che per il rinnovo parco mezzi e, attraverso una gestione unica, garanzie occupazionali e di reddito al comparto, sia con gli strumenti tradizionali e anche attraverso nuovi istituti. Siamo convinti che la riforma, una volta a regime, potrà tornare ad essere opportunità di sviluppo, di crescita, di servizi adeguati per i Cittadini e di nuova occupazione".

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