Brand Firenze: come è stata scelta la Zooppa di Renzo Rosso?

De Zordo: "Senza gara perché è un finanziatore di Renzi". L’assessore Biagiotti replica: “Dovrebbe informarsi: abbiamo seguito una procedura di evidenza pubblica. Aspettiamo le sue scuse”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 agosto 2013 09:02
Brand Firenze: come è stata scelta la Zooppa di Renzo Rosso?

“Sulla necessità che Firenze si debba inventare un brand per commercializzarsi ci sarebbe parecchio da discutere. Anzi c'è -interviene la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo- E non perché nostalgicamente si tema che il vecchio Giglio venga soppiantato da un nuovo simbolo. Ma perché il brand non è un simbolo, ma un marchio puramente commerciale che trasforma automaticamente Firenze in merce da vendere sul mercato globale. Ce n'è bisogno? La vicenda comincia male anche da un altro punto di vista perché la scelta della "piattaforma specializzata nello sviluppo, organizzazione e gestione di contest on line per la raccolta di contenuti creativi grafici", legittimamente ma altrettanto discutibilmente, è stata fatta senza alcuna gara e guarda caso ha privilegiato la Zooppa Europe srl, società di Renzo Rosso sostenitore e finanziatore di Renzi alle primarie del 2012.

Lo affermano i Comitati Renzi del Veneto, che qualche mese Fa scrivevano: "Accogliamo con grande piacere il sostegno di un illustre bassanese come Renzo Rosso alla corsa di Matteo Renzi verso le Primarie 2012". E' bastata invece la delibera di giunta n.158 del 6/6/2013, nella quale si afferma di avvalersi dell’utilizzo quale strumento per la realizzazione del contest di una piattaforma specializzata nello sviluppo, organizzazione e gestione di contest on line per la raccolta di contenuti creativi grafici per agevolare lo svolgimento delle procedure e in grado di coinvolgere una community di soggetti specializzati operanti nel settore ampia e già attiva che poi, guarda caso, con successiva determina dirigenziale n.5560 del 18/7/2013, è risultata la Zooppa Europe srl .

Che poi qualcuno commenti on line che usare una piattaforma come Zooppa che abbassa il profilo di tutta l'operazione, e di molto, quasi a livello di dequalificazione e lamenti che non sia stato lanciato un vero concorso, o che pur avendo un big sponsor come Volkswagen è stata stanziata per il vincitore la cifra RIDICOLA di 20.000 euro, diventano dei corollari a un’ipotesi criticabile che conferma sempre di più che nell'universo renziano l'importante è conoscere qualcuno, non qualcosa”. “De Zordo dovrebbe informarsi prima di fare affermazioni non veritiere e muovere critiche strumentali all’amministrazione, volte semplicemente alla ricerca di visibilità sui media.

Se lo avesse fatto avrebbe, infatti, evitato l’ennesima brutta figura: Renzo Rosso non è, come dice lei, un finanziatore di Renzi e neppure il titolare di Zooppa. Inoltre, non è vero che la scelta di questa società è stata fatta senza alcuna gara perché abbiamo seguito una procedura di evidenza pubblica, che si è espletata attraverso una gara sul mercato elettronico come di prassi in queste circostanze”. Così l’assessore allo sviluppo economico Sara Biagiotti replica alla capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo.

“Il Comune di Firenze è il primo soggetto pubblico che si è rivolto a Zooppa attraverso una procedura di evidenza pubblica e non con un affidamento diretto. Aspettiamo le scuse di Ornella De Zordo”, aggiunge l’assessore, che replica anche a Renato Sarli, consigliere nazionale nonché rappresentante della Regione Lombardia di TP, l’associazione dei Pubblicitari professionisti, che descrivere l’idea lanciata da Palazzo Vecchio come “una mazzata alla professionalità dei creativi italiani”.

“A Sarli dico invece che è vero che questo contest online è aperto a tutti, ma è altrettanto vero che Zooppa, il sito web che lo ospita, è una community creativa al cui interno partecipano e scambiano idee professionisti del settore, agenzie e studi pubblicitari con esperienza e sì, anche studenti o persone alle prime armi. Perché infatti limitare la partecipazione solo ad alcuni, e chi dovrebbe sceglierli, poi?”. “Lasciare aperta la porta della partecipazione non significa che le proposte che arriveranno saranno di scarsa qualità - continua l’assessore -, significa che ci potranno provare anche gli studi e le agenzie più piccole, che solitamente non hanno visibilità o non possono accedere alle gare per mancanza di requisiti, ma non certo di professionalità, i freelance che vogliono provare a farcela da soli, i più giovani che vogliono dimostrare a se stessi e agli altri quanto hanno da dare.

È così che noi abbiamo inteso l’apertura”. “Saranno proprio le persone che fanno già parte del mondo dell’advertising ad essere i protagonisti - prosegue -. Siano essi già utenti di Zooppa o creativi professionisti che lavorano nel mondo della pubblicità da anni. Spesso, peraltro, le due cose potrebbero coincidere. Tutte le proposte caricate saranno visionate e valutate da una giuria composta da soggetti esperti e competenti, ciascuno nel proprio campo, che sapranno scegliere la migliore alla luce di quelli che saranno gli utilizzi del brand.

L’obiettivo è quello di stimolare e raggiungere il maggior numero di creativi in Italia e nel mondo e chiedere loro di entrare a far parte di questo progetto”. “Siamo certi che la qualità non ne risentirà, anzi - conclude Biagiotti -. Questo contest sarà sicuramente un’occasione da prendere al volo sia per Firenze sia per diversi creativi che vi prenderanno parte”. De Zordo non intende scusarsi, anzi rincara la dose precisando e sottolineando le affermazioni dell'assessore: "Che Renzo Rosso abbia un ruolo importante in Zooppa lo dicono i fatti: Rosso è il socio azionista numero due dell'incubatore veneto di H-Farm di cui Zooppa è una ramificazione.

Che sia stato sostenitore di Renzi alle primarie del 2012 lo dicono gli stessi Comitati Renzi del Veneto, che qualche mese fa scrivevano: "Accogliamo con grande piacere il sostegno di un illustre bassanese come Renzo Rosso alla corsa di Matteo Renzi verso le Primarie 2012". Suona strano che non abbia donato nulla per sostenere il suo candidato alle primarie, ma sia o no il finanziatore in senso letterale è difficile dirlo, e anche negarlo, visto che, come é ben noto, Renzi non ha potuto dichiarare tutti i nomi dei suoi finanziatori perché non aveva pensato a chiedere loro la liberatoria.

Ma su questo sono stati versati fiumi di inchiostro. Quanto alle figuracce che l'assessore imputa a me, capiamo che sia esperta in materia, ma le consigliamo sommessamente di non inoltrarsi in questo argomento, visto il numero imprecisato di bruttissime figure fatte da lei; vogliamo parlare, a mo' di esempio, della vicenda degli Artisti di strada che ha provocato una sollevazione generale di consiglieri di opposizione e di maggioranza fino a far parlare di sfiducia nei suoi confronti? La presenza sui media è certamente importante, assessore, ma dalle nostre parti non é mai strumentale ma sorretta dal tentativo di far emergere verità spesso scomode.

Questo dalle nostre parti. Non so dalle sue"

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