Fiesoli e Goffredi comprarono casa da un politico; il Pd di Vicchio sotto accusa

La denuncia arriva dai Consiglieri Comunali Caterina Coralli e Raffaele Lecca e dai Consiglieri Regionali Giovanni Donzelli e Nicola Nascosti.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 giugno 2013 18:23
Fiesoli e Goffredi comprarono casa da un politico; il Pd di Vicchio sotto accusa

Ci sarebbe stata non solo connivenza ma anche rapporti economici diretti tra l'amministrazione di Vicchio e la dirigenza de Il Forteto, la cooperativa agricola mugellana alla ribalta delle cronache per una delle accuse più infamanti: l'abuso su minori. A provarlo una compravendita di un immobile tra Luciano Petti, ex segretario Ds e Pd di Vicchio e i fondatori stessi de Il Forteto; la denuncia arriva da Caterina Corallidi Fratelli d'Italia e Raffaele Leccadel Pdl, due consiglieri comunali di Vicchio, affiancati dai rispettivi esponenti regionali Giovanni Donzelli e Nicola Nascosti . Rodolfo Fiesoli detto "il profeta" e Luigi Goffredi acquistano nel 2009 la casa di Petti ma in regime di nuda proprietà, consentendogli così di continuare a viverci.

Un acquisto secondo Donzelli fatto "grazie ai proventi del lavoro di donne incinte e bambini" Questa la prova secondo Raffaele Lecca che esistevano dei "rapporti privilegiati" tra la "parte imprenditoriale della cooperativa nata negli anni '70" e "l'amministrazione comunale". Duro l'attacco di Lecca nei confronti anche dell'attuale primo cittadino Roberto Izzo. Il Comune di Vicchio, dopo quello di Borgo San Lorenzo e la Regione Toscana ha deciso in extremis di costituirsi parte civile al processo nei confronti del Fiesoli e degli altri 22 imputati; il sindaco Izzo si è sempre difeso dall'accusa di essere al corrente di quanto succedeva all'interno della comunità: "E’ inconcepibile - ha dichiarato recentemente- il solo pensiero che qualcuno dei Servizi Sociali possa aver taciuto su situazioni di estrema gravità come quelle sottoposte al giudizio della Magistratura.

La nostra coscienza di persone libere, di persone perbene, sensibili, attente e sempre dalla parte dei più deboli, non lo avrebbe mai permesso e si sarebbe ribellata al peso insopportabile del conoscere e non agire". Non sarebbe andata veramente così secondo il capogruppo del Pdl che riferisce di un intervento telefonico del sindaco in una trasmissione televisiva registrata in cui avrebbe ammesso che tutti sapevano tutto. "Sapevano o non sapevano?" chiede Lecca che con una commissione speciale vuole andare a fondo anche "sull'operato e le responsabilità" degli assistenti sociali del comune a cui spettava la tutela legale di 4 ragazzi "collocati" al Forteto.

L'ispezione da parte del Ministero Economico sta andando avanti e Giovanni Donzelli e Nicola Nascosti si augurano che si concluda con il commissariamento della cooperativa ovvero "un ente terzo che non sia nè tra i denunciati, nè tra i denuncianti per provare a salvare la realtà economica de Il Forteto". Filomena D'Amico

In evidenza