Ex Mabro, l’azienda non si presenta alla riunione con sindacati e istituzioni

Duecento dipendenti donne sono in cassa integrazione e non hanno ricevuto lo stipendio del mese corrente. Nessuna notizia da parte della proprietà dell'azienda d'abbigliamento di Grosseto.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 marzo 2013 20:32
Ex Mabro, l’azienda non si presenta alla riunione con sindacati e istituzioni

FIRENZE – Ancora una fumata grigia per la ex Mabro di Grosseto e tutto rinviato alla fine della prossima settimana. Nessun rappresentante dell’azienda “Abbigliamento Grosseto” si è infatti presentato alla riunione convocata nel pomeriggio in Regione a Firenze, nella sede dell’assessore al lavoro. C’erano solo i sindacati, la Provincia con l’assessore Gianfranco Chelini e il Comune con il collega Emanuel Cerciello. “Ne prendiamo atto negativamente” stigmatizza l’assessore al lavoro della Toscana, Gianfranco Simoncini.

“Soprattutto – aggiunge – dobbiamo constatare che di quanto deciso la settimana scorsa e degli impegni richiesti dai sindacati all’azienda niente è stato fatto”. Non sono stati pagati gli stipendi del mese corrente. Non sono stati presentati i numeri con la situazione contabile e il quadro economico dell’impresa. L’unica novità è che da venerdì scorso tutti gli oltre duecento dipendenti dell’azienda, tutte (o quasi) donne, sono in cassa integrazione e i debiti continuano a crescere.

“Assieme alle organizzazioni sindacali, alla Provincia e al Comune abbiamo deciso di rivederci e convocare una nuova riunione da qui ad una settimana – spiega Simoncini – All’azienda chiediamo di spiegarci perché gli impegni sono stati disattesi e i pagamenti non sono stati fatti. Torniamo ancora una volta a chiedere di avere un quadro certo della situazione economica e contabile, senza ulteriori rinvii. Invitiamo inoltre i proprietari a valutare a questo punto se non ricorrono le condizioni per l’attivazione e messa in campo di tutti quegli strumenti utili al mantenimento dell’attività produttiva dell’azienda e alla salvaguardia dei livelli occupazionali”.

Ammortizzatori sociali dunque, ma anche procedure concorsuali o di amministrazione straordinaria. Il nuovo appuntamento è per venerdì 5 aprile, di nuovo a Firenze. Tar i molti tavoli aperti anche quello relativo ai lavoratori della Fnac del Centro Commerciale i Gigli. Al momento i licenziamenti sono stati evitati; è stato raggiunto infatti anche grazie al lavoro dei sindacati l'accordo per la cassa integrazione straordinaria ma è una soluzione temporanea La sindacalista Elisa Luppino di FILCAMS CGIL di Firenze dichiara: “con l'accordo si estende la cassa integrazione straordinaria fino ad agosto 2013 periodo dentro il quale non si possono effettuare licenziamenti coatti, poiché chi dovesse uscire lo può fare volontariamente.” Conclude la sindacalista dicendo che “ è necessario adesso creare le condizioni affinché un imprenditore si faccia avanti, per rilevare questa attività e dare una prospettiva a questi lavoratori in un momento di crisi che sta colpendo duramente anche il settore del commercio.”

Notizie correlate
In evidenza