Rc Auto, il lusso delle quattro ruote. Quanto costa assicurarsi in Toscana?

Prima indagine a carattere nazionale dell’Osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva sui costi dell’assicurazione obbligatoria in campo automobilistico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 gennaio 2013 15:00
Rc Auto, il lusso delle quattro ruote. Quanto costa assicurarsi in Toscana?

Assicurazione Rc Auto sempre più cara e tariffe fuori controllo per i neopatentati: a livello nazionale, i neopatentati pagano in media 2.828 euro all’anno (in Toscana 3.129), ma in casi limite le offerte possono arrivare a superare anche i 9.000, come registrato a Salerno (9.307). La tariffa più bassa per un neopatentato è stata riscontrata ad Aosta (1.149). Se per i giovani l’assicurazione rappresenta un vero salasso, la situazione non va tanto meglio per un adulto in classe di massimo sconto: in 19 città pagano non meno di 800.

Sempre a livello nazionale, un adulto paga in media 661 (in Toscana 757). La tariffa più alta per un guidatore adulto è stata registrata a Napoli (1.737), la più economica sempre ad Aosta (335). Non a caso, il capoluogo valdostano, unitamente a Bolzano e Cuneo, primeggia a livello nazionale per gli importi tariffari più contenuti. Questi tra i principali dati resi noti in data odierna nell’ambito di “RC AUTO. Quanto mi costi?”, progetto realizzato dalle Associazioni dei consumatori Cittadinanzattiva (soggetto capofila), Adiconsum, Asso-consum e Centro tutela consumatori e utenti (CTCU) dell'Alto Adige. L’iniziativa è stata cofinanziata dal Consiglio Nazionale Consumatori Utenti - Ministero dello Sviluppo Economico, ai sensi della legge 57/2001, e ha portato anche alla realizzazione di incontri presso autoscuole oltre ad un’analisi della qualità del servizio che ha preso in esame dati attinenti informazioni pre-contrattuali, garanzie accessorie, assistenza, gestione sinistri. Nella I° indagine a carattere nazionale dell’Osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva sui costi dell’assicurazione obbligatoria in campo automobilistico, le contraddizioni di un servizio che non accenna a diminuire in termini di costi per gli automobilisti. On line su www.cittadinanzattiva.it il dossier con gli approfondimenti regionali riguardanti non solo le tariffe ma anche la distribuzione e gli importi dei sinistri su base provinciale. Differenze Nord-Centro-Sud: In generale, il caro Rc Auto è più marcato al Sud (in media, un neopatentato spende 3.101¤ e un automobilista adulto 776¤), valori simili al Centro (rispettivamente, 3.013¤ e 712¤) mentre tariffe mediamente meno gravose per le tasche dei patentati sono offerte nelle regioni settentrionali (rispettivamente, 2.532¤ per un giovane e 547¤ per un adulto). In Toscana: Prato tra le 10 città dove in Italia si paga mediamente di più, mentre le tariffe medie regionali più basse si registrano a Siena.

Infine, la distribuzione dei sinistri su scala nazionale vede il dato toscano (7,6%) preceduto solo da quello registrato in Lombardia (17,1% del totale, fonte Isvap), Lazio (12,8%), Piemonte (8,3%), Campania e Sicilia (7,8%). Il commento di Antonio Gaudioso, Segretario Generale di Cittadinanzattiva: “L’indagine ha permesso di sfatare due falsi miti: in primo luogo, cade l’alibi delle Assicurazioni che con la scusa dei sinistri, non vogliono sentir parlare di abbassare le tariffe: la frequenza degli incidenti vede al primo posto la Lombardia, seguita da Lazio e Piemonte, mentre Campania, Calabria e Puglia presentano le offerte medie più care.

In secondo luogo, non corrisponde sostanzialmente al vero il fatto che le donne pagherebbero di più rispetto agli uomini. In realtà, le offerte tariffarie per gli uomini e per il gentil sesso si scostano di 5 - 10¤. L’auspicio è che tale allineamento sia verso le tariffe più basse. Da parte nostra, vigileremo affinché le imprese assicuratrici adeguino nel più breve tempo possibile i listini anche alla luce della normativa UE entrata in vigore a fine dicembre 2012 sulla tariffazione unisex, in ragione della quale gli assicuratori in Europa non potranno più variare il premio di uno stesso prodotto assicurativo in funzione del sesso dell'assicurato”.

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