Il Meyer si è illuminato di blu per la Giornata Mondiale sul diabete

Così i bambini e i ragazzi con diabete hanno voluto lanciare il loro messaggio a tutti: con il diabete si può vivere bene, basta conoscerlo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 novembre 2012 14:40
Il Meyer si è illuminato di blu per la Giornata Mondiale sul diabete

Il volo di palloncini azzurri nella serata che ha colorato di blu l’Ospedale Pediatrico Meyer. Così i bambini e i ragazzi con diabete hanno voluto lanciare il loro messaggio a tutti: con il diabete si può vivere bene, basta conoscerlo. C’è ancora pochissima informazione, soprattutto nelle scuole e tra gli insegnanti, su questa malattia in rapida diffusione tra i giovanissimi. Eppure il diabete, al suo esordio, lancia segnali spia chiari, come l’arsura e quindi il bisogno continuo di bere.

Sintomi che pochi conoscono. Proprio per “fare luce sul diabete” il Meyer e il Centro di Riferimento per la Diabete dell’età evolutiva, in collaborazione con la Fondazione Meyer e le Associazioni, hanno organizzato un’iniziativa originale e suggestiva: appunto “accendere” il Meyer di blu, colorando la facciata, la statua di Folon, le fontane, il piazzale di ingresso e il luogo simbolo dell’ospedale pediatrico, la Hall Serra. In questo scenario che ha stupito e sorpreso per la sua bellezza, poco dopo le 18 si è svolta la tavola rotonda, a cui hanno preso parte Alberto Zanobini, in rappresentanza dell’Assessore per il Diritto alla Salute di Regione Toscana, la senatrice Manuela Granaiola, Tommaso Langiano, Direttore Generale dell’AOU Meyer; Sonia Toni, Responsabile del Centro Regionale Diabete dell’età evolutiva del Meyer; Massimo Cipolli, Presidente Nazionale AGD (Associazione Giovani con Diabete); Roberto Cocci, Presidente Diabete Forum e Federazione Associazioni Toscane diabetici, Alessandra Kidd, Vice Presidente dell'Associazione Toscana bambini e giovani con diabete e Jacopo Ortolani, autore del libro di “narrativa medica” sul figlio colpito da diabete alla nascita.

Ha moderato Graziana Vitti, giornalista e conduttrice tv di fronte a una platea di oltre un centinaio di ragazzi, bambini, genitori. Obiettivo dell’evento è stato quello di sensibilizzare le Istituzioni scolastiche, le Associazioni e le famiglie sulla prevenzione del diabete Un confronto che ha voluto creare non solo una "cultura del diabete" (ancora oggi sconosciuto ai più, soprattutto per quanto riguarda il diabete dell'età evolutiva) ma anche una "cultura della salute". Il tutto per tessere una rete di solidarietà a favore di chi vive la condizione diabete e promuovere azioni a livello politico e sanitario Ha chiuso la speciale serata del Meyer in blu, Antonio Jacopo Ortolani autore de “La Forza che ho dentro”, un libro in cui ripercorre l’evento tragico che ha colpito il figlio Plinio, colpito da diabete di tipo 1.

Importante infine il messaggio della senatrice Granaiola che ha sottolineato quanta poca informazione vi sia ancora nella scuola,

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