Osteoporosi: La prevenzione inizia da piccoli

Sabato l’iniziativa ‘La salute dello scheletro del bambino’, organizzato da Firmo-Fondazione Raffaella Becagli in collaborazione con l'assessorato all'educazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2012 18:43
Osteoporosi: La prevenzione inizia da piccoli

Anche Firenze si mobilita contro l’osteoporosi. Una malattia che colpisce le donne ma non risparmia gli uomini. Ed è subdola perché non dà segnali, se non alla prima frattura, quando è già troppo tardi. Per questo il ruolo della prevenzione, sin da giovanissimi, è fondamentale. Sabato prossimo, in tutto il mondo, si celebra la ‘Giornata mondiale contro l’osteoporosi’: l’obiettivo è diffondere più informazioni sulla malattia e, soprattutto, sul ruolo strategico della prevenzione.

A Firenze l’appuntamento è all’Istituto degli Innocenti per l’iniziativa ‘La salute dello scheletro del bambino’ organizzata dalla Firmo-Fondazione Raffaella Becagli con il patrocinio del Comune di Firenze. L’iniziativa, che si svolgerà in collaborazione con l’assessorato all’educazione e l’Istituto degli Innocenti, è stata presentata questa mattina in Palazzo Vecchio dall’assessore Rosa Maria Di Giorgi e Luisa Brandi, presidente di Firmo-Fondazione Raffaella Becagli L’osteoporosi (la condizione in cui lo scheletro è soggetto a perdita di massa ossea e resistenza ed è quindi soggetto ad un maggiore rischio di fratture) colpisce una donna su tre e un uomo su otto durante il corso della loro vita.

Generalmente questa malattia si manifesta negli ultimi trenta anni di vita, generalmente dopo i 50 anni. Questo è il motivo per il quale una parte considerevole delle risorse scientifiche sono utilizzate nella diagnostica e nella ricerca del trattamento delle persone affette da osteoporosi. Per combattere questa grave patologia resta fondamentale adottare un corretto stile di vita, la ‘costruzione’ del proprio patrimonio osseo, cosa che va fatta da bambini perché, oltre una certa età si riesce a mantenere quello che si è costruito prima.

La fondazione Firmo, con il progetto ‘Mr Bone’ , è riuscita a realizzare un modello di educazione dei bambini della scuola elementare, permettendo di validare un questionario alimentare dedicato ai piccoli e quantificando come l’educazione sulla salute dell’osso possa nell’arco di un anno scolastico incrementare l’introito di calcio del 20% con un significativo aumento di uso di latte e suoi derivati, pur senza un cambiamento delle calorie introdotte. Di questo e di altro si parlerà al convegno di sabato prossimo, al quale parteciperanno l’assessore Rosa Maria Di Giorgi, Alessandra Maggi, presidente dell’Istituto degli Innocenti, Albero Ugazio, direttore del dipartimento di medicina pediatrica dell’ospedale Bambin Gesù di Roma, Paolo Petralia, direttore generale dell’ospedale pediatrico Gaslini di Genova e Tommaso Langiano, direttore generale dell’azienda ospedaliera-universitaria Meyer di Firenze. Sono previste una serie di iniziative per coinvolgere i bambini e le loro famiglie: per imparare a fare la spesa e per scegliere i cibi giusti per crescere bene ma anche un laboratorio di cucina e lezioni di ‘hip hop’ per i più piccolo a cura del Florence Dance Center. «Siano lieti di valorizzare e promuovere un’iniziativa come questa – ha sottolineato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – che ha come obiettivo quello di educare ad crescita corretta dei nostri bambini.

Vista la sua importanza abbiamo proposto questo appuntamento a tutte le scuole e le famiglie della nostra città: i genitori devono approfittare di questa occasione per venire ad ascoltare e capire come si può far crescere bene i propri figli. È nostro dovere diffondere tra i genitori questa cultura, vista anche l’ignoranza assoluta su questo argomento». «In un momento di così grandi difficoltà del nostro meraviglioso Paese – ha sottolineato Maria Luisa Brandi - queste iniezioni di solidarietà e di fiducia sono importanti, oserei dire, necessarie.

Il percorso costruito per incuriosire le piccole menti entusiasmerà anche genitori e nonni, andando a costruire un modello virtuoso di apprendimento trasversale su messaggi che non hanno età, perché rappresentano l’ ABC della prevenzione del deterioramento delle nostre ossa. Un grazie alle Istituzioni, ai nostri sostenitori e ai volontari che si sono inventati di tutto per costruire la giusta atmosfera».

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