Crolla il ponte del diavolo in provincia di Lucca, ma solo su Facebook

La foto è una bufala, ma il web è implacabile e non risparmia la realtà che vede la Toscana in ginocchio davanti all'ondata di maltempo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 novembre 2012 16:53
Crolla il ponte del diavolo in provincia di Lucca, ma solo su Facebook

Il Ponte della Maddalena, detto anche Ponte del Diavolo, attraversa il fiume Serchio nei pressi di Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca ed è attraversato in queste ore da un'ondata sorprendente di acqua e detriti fluviali. Stanno facendo il giro del web le immagini che paragonano il ponte ad altre strutture realizzate nell'era contemporanea che non hanno retto alla furia delle piene che si registrano sul territorio regionale. Qualcuno ha voluto sfidare la natura, gettare su Facebook una esca avvelenata ed ha pubblicato una finta foto che ha destato stupore e commozione. Opinabile la scelta di tempo, deprecabile per alcuni pensare a cose del genere in un momento di profonda sofferenza e cordoglio.

La cinicità di internet è misurabile in certe situazioni più che in altre. Il ponte risale al medioevo fu fatto restaurare da Castruccio Castracani. Intorno al XVI secolo prese il nome di Ponte della Maddalena, da un Oratorio che si trovava ai piedi della struttura sulla sponda sinistra. Il Consiglio generale della Repubblica di Lucca nel 1670 proibì con decreto di passarvi sopra con "ceppi" e macine di mulino con l'intento di preservare il ponte nella sua integrità. Nel 1836 il ponte subì gravi danni per una piena e nei primi anni del 1900, per far posto alla strada ferrata, è stato aperto un nuovo arco sulla parte destra del ponte che ne alterò notevolmente l'architettura originaria.

Il ponte è detto "del Diavolo" per un'antica leggenda popolare. Il costruttore, non riuscendo ad innalzare l'arco maggiore portando così a compimento l'opera, implorò l'aiuto del Diavolo. Questi, concesse la sua collaborazione, in cambio della prima anima che avesse attraversato il ponte. Grazie al Diavolo così il ponte fu costruito in una sola notte. Furbescamente il costruttore però mandò un cane a correre su per il ponte. Il diavolo ormai ingannato scomparve nelle acque del fiume Serchio accontentandosi dell'anima di una bestia (Fonte Wikipedia) Ogni zona ha i suoi simboli ed il ponte in questione ne rappresenta un esempio eclatante.

L'immagine è implacabile, a prima vista non si nota il ritocco avvenuto con il programma che permette di alterare le immagini e lo sgomento è unanime. "Si tratta di una bufala" spiega l'autore "Deh e c'ho un iPhone mica un pc!" risponde il commentatore ancora attonito.

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