Ataf, lavoratori a rischio senza la clausola sociale

Quarantacinque dipendenti a cui non verrà rinnovato il contratto. De Zordo e Grassi contro i consiglieri di maggioranza "Noi l'avevamo detto"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 novembre 2012 20:18
Ataf, lavoratori a rischio senza la clausola sociale

“Il Sindaco ha vinto la sua battaglia, ma i consiglieri di maggioranza non sono esenti da colpe” dichiarano i consiglieri di minoranza a Palazzo Vecchio Ornella De Zordo e Tommaso Grassi che a proposito di Ataf e dei sempre più certi esuberi chiedono: “Adesso stanno zitti tutti coloro che fino a qualche settimana fa dicevano che sarebbe andato tutto bene per i lavoratori ?” “Non ci sorprendiamo che tutti coloro che in consiglio comunale e in città dicevano che non ci sarebbero state ripercussioni per nessuno nello spacchettamento e nella vendita delle quote di ATAF Gestioni srl, adesso che è palese la volontà della nuova proprietà di procedere con tagli di stipendi e con i licenziamenti, se ne stanno zitti.

45 dipendenti a termine a cui non verrà rinnovato il contratto, rivisitazione dell’organizzazione del lavoro con conseguenze sulla consistenza degli organici, ovvero tradotto in parole semplici licenziamenti che si prevede già adesso si possano aggirare intorno ai 300 posti di lavoro: questi per adesso gli effetti della operazione sul trasporto pubblico locale a Firenze, tanto voluta dal Sindaco Renzi anche contro tutti gli altri Sindaci soci dell’azienda e messa in atto dal fido ormai ex-Presidente Bonaccorsi” hanno aggiunto i due consiglieri. “E' stato un gravissimo errore non aver inserito la clausola sociale come richiesto a gran voce dai sindacati e come più volte avevamo proposto in Consiglio comunale e che la maggioranza in aula ha prima respinto facendosi forte della tutela che Bonaccorsi e Renzi affidavano all'art.

2112 del Codice Civile, e poi tardivamente e a gara conclusa, forse con senso di colpa e per lavarsi la coscienza, ha deciso di approvare in un atto d’indirizzo consiliare che non ha inciso. - concludono - A questo punto le conseguenze per i lavoratori e per i cittadini che usufruiscono del servizio sono chiari e la responsabilità ovviamente è di chi ha pervicacemente sostenuto la necessità di questa operazione, ma anche di coloro che in maggioranza in Consiglio comunale hanno agevolato e approvato, non senza colpe, il piano di dismissione e di distruzione della coppia Bonaccorsi – Renzi”. Ed è proprio uno dei consigleiri di maggioranza Giuseppe Scola capogruppo dell'IdV a reclamare oggi da Bonaccorsi il rispetto della clausola sociale: “Apprendo con viva soddisfazione dalla rassegna stampa odierna che in un’ intervista rilasciata ad un quotidiano cittadino il direttore generale Ataf Filippo Bonaccorsi afferma che nella fase attuale saranno rispettati le richieste avanzate dal consiglio Comunale di Firenze e, in particolare dal nostro partito sulla salvaguardia della clausola sociale.

Il direttore di Ataf- ha concluso Scola- afferma in modo chiaro e preciso che nel passaggio alla nuova azienda i dipendenti non saranno soggetti né a tagli di posti di lavoro, né alla perdita di integrativi aziendali”.

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