Dura la vita a Firenze, ma il centro storico si riscopre giovane

Dai primi dati del censimento 2011 una 'foto' in anteprima della città. Popolazione, lavoro, casa: stamani la presentazione. L'assessore Giachi: "Aspetti di grande interesse dal lavoro dei nostri tecnici"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 ottobre 2012 14:32
Dura la vita a Firenze, ma il centro storico si riscopre giovane

Una ‘foto’ aggiornata della città attraverso le prime analisi dei dati del Censimento 2011: oggi in Palazzo Vecchio si è tenuta la ‘Seconda giornata italiana della Statistica’, dove sono stati presentati i nuovi dati su Firenze e la sua popolazione. Dati che, seppur provvisori, sono stati elaborati dai i tecnici del Comune in maniera articolata e approfondita: “Firenze, come solo altre otto città in Italia – ha spiegato l’assessore Cristina Giachi che ha aperto l’incontro - si è avvalsa della facoltà di registrare autonomamente i dati dei questionari cartacei pervenuti; da questo lavoro emergono aspetti di grande interesse per la città, sia negli aspetti demografici, sia in quelli del lavoro e dell’istruzione, sia in quelli territoriali”.

Una tempestività nell’analisi non fine a se stessa, aggiunge l’assessore: “Già adesso i nostri tecnici sono al lavoro per utilizzare le informazioni del censimento (sia della popolazione, sia degli edifici e delle abitazioni) a supporto della revisione degli strumenti di pianificazione e attuazione urbanistica”. I dati sono stati suddivisi in quattro grandi aree: popolazione, occupazione, cittadinanza, abitazione. Vediamo in dettaglio una sintesi di quanto è emerso. Famiglie, giovani e anziani - Le aree di Firenze più giovani sono il centro storico, Peretola-Brozzi e in Oltrarno le zone intorno a via Pisana; le aree più vecchie sono la zona di viale Europa, via D’Annunzio e via del Pollaiolo.

La popolazione femminile è ovunque più vecchia di quella maschile. La popolazione straniera è molto più giovane rispetto a quella italiana: ha più di 75 anni il 14,0% dei fiorentini e solo lo 0,7% degli stranieri. La tipologia familiare più presente a Firenze è la famiglia unipersonale: sono composte da una persona sola il 40,2% delle famiglie. Occupazione, pendolarismo e istruzione - Il tasso di occupazione 20-64 anni è al 71,8% (77,4% per gli uomini, 66,8% per le donne). Tra gli occupati stranieri predominano quelli provenienti da Romania, Perù, Albania e Filippine.

L’occupazione giovanile fra i 25 e i 34 anni è al 74,5%. Il 7,2% delle donne occupate lavora nel proprio alloggio, come anche il 17,6% degli occupati stranieri. La disoccupazione si stima al 7,0%, quella giovanile (15-24 anni) al 26,2%. Cittadinanze e mobilità territoriale - A Firenze l’incidenza degli stranieri sulla popolazione comunale è dell’11,3%. Le cittadinanze più presenti a Firenze sono Romania, Perù, Albania, Filippine e Cina, che complessivamente coprono il 55,1% della popolazione straniera.

Il 2,2% dei cittadini italiani ha acquisito la cittadinanza dopo la nascita. Di questi, il 40,7% l’ha acquisita per matrimonio, il 56,6% per un motivo diverso. Il 95,3% dei censiti a Firenze si trovava nel proprio alloggio alla data del censimento. Dimora nell’attuale alloggio di residenza da meno di 1 anno il 7,4% dei censiti: di questi il 29,6% è straniero. Dimora da almeno un anno ma non più di 4 anni nell’alloggio di residenza il 16,2% della popolazione. Edifici e abitazioni - Gli alloggi censiti sul territorio del Comune di Firenze sono in aumento rispetto al Censimento del 2001 (1% circa).

Il 69% degli alloggi è usufruito a titolo di proprietà, mentre il 22% è in affitto. La proprietà è diffusa maggiormente nella periferia (il rapporto proprietà/affitto raggiunge un massimo di 5), mentre l’affitto sale nel centro storico (il rapporto proprietà/affitto ha il suo minimo con 1,5). Il 75% dei cittadini italiani dichiara di vivere in un’abitazione di proprietà; per i cittadini stranieri il valore è del 10%. La superficie media degli alloggi è di 90 metri quadrati, nella periferia della città meno alta rispetto alle zone centrali.

Gli alloggi in affitto hanno una metratura più piccola rispetto a quelli di proprietà. Il numero degli edifici censiti è anch’esso aumentato rispetto al 2001; nel centro storico è più diffuso l’utilizzo non residenziale, mentre le aree fuori dal centro abitato hanno pressoché carattere totalmente residenziale. L’epoca prevalente di costruzione degli edifici è antecedente agli anni ’40; mentre le condizioni in media sono buone. “L’uso di sistemi informatici geografici, insieme all’integrazione delle informazioni statistiche coordinate desumibili dagli archivi amministrativi, è il più potente strumento conoscitivo a disposizione delle comunità locali, quindi sia dei cittadini sia dei decisori pubblici – ha sottolineato l’assessore Giachi - Una buona parte di questa produzione di statistiche territoriali e di archivi georiferiti è disponibile sul nostro portale di open data, che si sta affermando come punto di interesse di primaria importanza, non solo a livello locale”. Al convegno di oggi, organizzato dal Comune insieme a Istat e alla Prefettura, oltre l’assessore sono intervenuti Anna Chiti Batelli, responsabile ufficio di Statistica della Prefettura; Bianca Maria Martelli, dell’ufficio Istat di Toscana e Umbria; Riccardo Innocenti, dirigente dell’ufficio comunale di Statistica; Gianni Dugheri, Massimiliano Sifone, Francesca Crescioli ed Elisa Bacci, tecnici dell’ufficio comunale di Statistica.

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