Prato: sequestrati oltre 1 milione di articoli contraffatti

Le indagini, che hanno fatto seguito ad analoghe operazioni concluse negli anni precedenti nell'ambito del "Patto per Prato Sicura" , hanno tratto spunto dal monitoraggio di alcuni soggetti di origine cinese i quali, pur dichiarando un reddito esiguo, godevano di un elevato tenore di vita

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2012 19:10
Prato: sequestrati oltre 1 milione di articoli contraffatti

Sono oltre 1.000.000 gli orologi e le componenti contraffatte sottoposti a sequestro dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Prato nel corso di una operazione in materia di anticontraffazione condotta nella Via Pistoiese di Prato che ha consentito di sequestrare anche 2 garages, 1 autovettura, 26 matrici, 5 macchinari professionali , e denunciare 6 soggetti all'Autorità Giudiziaria. La "macchina" del falso scoperta dai finanzieri era all'avanguardia, tanto che erano stati falsificati, utilizzando apparecchiature di precisione, anche gli ologrammi anticontraffazione di ultima generazione. Le indagini, che hanno fatto seguito ad analoghe operazioni concluse negli anni precedenti nell'ambito del "Patto per Prato Sicura" , hanno tratto spunto dal monitoraggio di alcuni soggetti di origine cinese i quali, pur dichiarando un reddito esiguo, godevano di un elevato tenore di vita. Gli elementi investigativi così acquisiti, incrociati con esiti delle consultazioni delle banche informatiche in uso al Corpo, facevano emergere un quadro ben definito dell'occulta ed illegale attività, dei canali usati per l'approvvigionamento e la vendita nonché dei luoghi utilizzati per l'assemblaggio e lo stoccaggio della merce contraffatta. Al fine di ridurre al minimo i rischi di intercettazione del carico illegale, gli orologi e le componenti simili nel design a quelli di importanti "brand" internazionali ma assolutamente "anonimi" venivano importati dalla Cina, e regolarmente sdoganati, da parte di soggetti cinesi, allo stato irreperibili. Le componenti contraffatte giungevano invece, sempre dalla Cina, tramite plichi anonimi di modeste dimensioni, affidati a società di spedizioni internazionali. Questi due percorsi si congiungevano soltanto alla fine, a Prato, dove esperti orologiai assemblavano con perizia le componenti degli orologi, usando strumenti specifici per l'orologeria, in modo da creare una nuova identità, griffata e identica all'originale. Le matrici rinvenute avrebbero permesso una produzione perenne ed illimitata di falsi di ottima fattura. L'operazione si concludeva con la denuncia all'A.G.

di 6 persone di cui 5 cittadini cinesi, per la fabbricazione, il commercio di merce contraffatta e la ricettazione nonché con il sequestro di due garages , un'autovettura e del denaro in contanti.

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