Costa Concordia, il relitto sarà rimosso da maggio

Sara' il consozio italo-americano Titan Salvage-Micoperi a rimuovere la Costa Concordia dall'Isola del Giglio.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 aprile 2012 16:19
Costa Concordia, il relitto sarà rimosso da maggio

Sara' il consozio italo-americano Titan Salvage-Micoperi a rimuovere la Costa Concordia dall'Isola del Giglio. Il piano e' stato scelto da un comitato tecnico di valutazione, composto da esperti in rappresentanza di Costa Crociere, Carnival Corporation & plc, London Offshore Consultants e Standard P&I Club. ''La protezione dell'ambiente avra' la massima priorita' nel corso di tutta la durata delle operazioni. Una volta completata la rimozione, si provvedera' alla pulizia dei fondali e al ripristino della flora marina'': lo ha precisato Costa Crociere ufficializzando che l'incarico per la rimozione della nave e' stato affidato a Titan/Micoperi.

''Il piano - ha aggiunto la Compagnia - prevede anche misure per la salvaguardia delle attivita' turistiche ed economiche dell'isola del Giglio. La presenza del personale che lavorera' alle operazioni di rimozione non avra'' conseguenze significative sulla ricettivita' estiva dell'isola''. La base operativa sara' fuori dall'isola, nei pressi di Civitavecchia, dove verranno raccolte apparecchiature e materiali necessari per gli interventi, in modo da evitare qualsiasi impatto sulle attività del porto turistico del Giglio. "Prendiamo atto della raccomandation arrivata da Londra.

Cio' che a noi interessa e' che il progetto risponda ai requisiti contenuti nella nostra delibera di Consiglio e recepiti dal bando di gara e cioe' che la nave venga rimossa intera, con il minor impatto ambientale possibile e con il rispetto della portualita' e dell'attivita' economica dell'isola". Lo sottolinea Sergio Ortelli sindaco di Isola del Giglio riguardo alla raccomandazione arrivata da Londra per il Consorzio di imprese Titan Micoperi che si occupera' della rimozione della Costa Concordia.

"Cio' che riteniamo indispensabile e' che i lavori vengano eseguiti a regola d'arte e nei tempi massimi stabiliti dei 12 mesi in modo da tornare alla nostra normalita'. E' auspicabile adesso - conclude Ortelli - che la Toscana venga messa nelle condizioni di dare un contributo alle operazioni con il suo know how in termini di saperi e di logistica, come ad esempio con il porto di Livorno".

In evidenza