Il “Paradiso amaro” di George Clooney

Tra dramma e commedia agrodolce nella bellezza delle Hawaii

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 febbraio 2012 17:23
Il “Paradiso amaro” di George Clooney

Un evento imprevisto e tragico che ti induce a riconsiderare il tuo modo di vivere. E' quello che capita in “Paradiso amaro” a Matt King (George Clooney) un avvocato che ha pensato prevalentemente più al suo lavoro che alla famiglia. Il matrimonio di Matt sta andando in crisi, il rapporto con le figlie è stato delegato alla madre, finché un giorno la moglie, in seguito ad un incidente in mare, precipita in un coma irreversibile. In qualche modo Matt era stato sinora un marito distratto e una sorta di genitore di riserva.

Questa inerzia con cui conduceva un'esistenza sostanzialmente dedita al lavoro si infrange improvvisamente quando la tragica emergenza lo induce ad affrontare una verità scomoda:il suo essere un genitore privo di autorità e un marito tradito dalla moglie che aveva deciso di lasciarlo per un venditore di immobili. Nell'affrontare l'emergenza Matt deve continuare a condurre,per così dire, una vita normale che prevede oltre al suo lavoro di avvocato anche la vendita del patrimonio di famiglia, di cui è amministratore fiduciario, e la divisione di questo tra i numerosi cugini.

Matt è infatti è l'erede di una ricchissima famiglia americana che vive da generazioni alle Hawaii e sembra in procinto di cedere agli speculatori un immenso territorio incontaminato . Queste contingenze diventano elementi di formazione per Matt che recupera il rapporto con le figlie e compie una scelta per così dire ecologica. Il regista Alexander Payne ("Sideways", "A proposito di Schmidt", "Election") ci regala una raffinata storia agrodolce che coglie nei dialoghi intrisi di umorismo,tragicità, opportunismi e indifferenza l'essenza di una “commedia umana” mediocremente vera nel contrasto di una natura maestosa che sembra sottolineare la precarietà del vissuto dei protagonisti.

Ottima l'interpretazione del “vedovo” George Clooney che evidenzia il mutare degli stati d'animo, dall'incredulità, alla consapevolezza del tradimento,dalla rassegnazione a una reazione significativa. Accanto a lui, Shailene Woodley, nella parte della figlia maggiore, è stupefacente, mentre di rilievo sono le interpretazioni di alcuni veterani di Hollywood come Robert Forster e Beau Bridges. ” Paradiso amaro” è un film che, come ha rilevato un critico americano, ha l' effetto di una brezza leggera.

Il regista ottiene questo bilanciando il triste e l'allegro, il divertimento e le lacrime e senza evitarci lo spettacolo di un corpo segnato da un coma irreversibile, affronta il mistero della morte e la normalità di un testamento biologico accettato e rispettato naturalmente da tutti. Il film , basato sul romanzo di Kaui Hart Hemmings “The Descendants” segna il ritorno alla regia di Payne, a più di sei anni di distanza dal pluripremiato Sideways - In viaggio con Jack. “Paradiso amaro” ha ottenuto cinque candidature ai premi Oscar 2012, tra cui miglior film, miglior regia e miglior attore protagonista. di Alessandro Lazzeri

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