Torselli (PdL): “Importante la mano di Marmugi tesa al confronto”

Il consigliere del PdL: “Mi auguro che il presidente si sia accorto della gravità delle espressioni da lui usate. Massima disponibilità ad un incontro, occorrono segnali di collaborazione non di tensione”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2011 19:13
Torselli (PdL): “Importante la mano di Marmugi tesa al confronto”

“Apprendo da un sito internet della disponibilità di Stefano Marmugi, ad instaurare col sottoscritto un dialogo, che superi la diatriba scaturita da una sua affermazione in radio, laddove egli definiva Casaggì un 'centro di formazione di violenza' -interviene il consigliere del PdL, Francesco Torselli, riferendosi all'intervista rilasciata a Nove da Firenze dal Presidente del Quartiere 1- Da parte mia vi è la massima disponibilità sia al dialogo che ad adoperarmi per far sì che Casaggì sospenda le azioni legali che ha intrapreso nei suoi confronti dopo quelle spiacevoli, e false, affermazioni.

Non ho motivo per non ritenere Stefano Marmugi una persona per bene e le persone per bene, quando sbagliano, sanno riconoscere i propri errori. Mi auguro che il presidente del Quartiere 1 si sia reso conto di essersi fatto scappare una affermazione grave, ma soprattutto non in linea con la realtà dei fatti. Non nascondo di aver provato e di provare, in questi giorni, una forte amarezza nel vedere tanti che cercano di strumentalizzare un gesto di un dolore e di una gravità indescrivibile per fini politici, cercando di trascinare nell'arena del dibattito nato in seguito a quanto accaduto anche organizzazioni che non hanno niente a che vedere né con l'omicida dei due ragazzi senegalesi, né tantomeno con la violenza e l'odio razziale.

Quando ho sentito le dichiarazioni di Marmugi ci sono rimasto malissimo; oggi che leggo il suo appello ad un incontro chiarificatore, mi sento di accettare la mano tesa di buon grado, se non altro per dimostrare che di fronte a gesti inammissibili come quello commesso da Casseri, la comunità cittadina deve reagire con l'unità e la cooperazione bipartisan e non con le accuse incrociate e le divisioni”.

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