Torna sul Palazzo del Podestà una lanterna del '300 restaurata

Venerdì 9 dicembre, dalle 9, la complessa e spettacolare opera di apposizione a cui potranno assistere cittadini e visitatori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 dicembre 2011 15:24
Torna sul Palazzo del Podestà una lanterna del '300 restaurata

Una lanterna a gabbia del ‘300 trova nuova luce dopo l’attenta opera di restauro e torna nel suo luogo originario sul Palazzo del Podestà. La lanterna, raro esempio di opera in ferro battuto, sarà nuovamente apposta sulla destra della facciata del palazzo che custodisce anche il settecentesco teatro dei Leggieri. L’operazione, complessa quanto spettacolare, si svolgerà venerdì 9 dicembre dalle 9 e tutti i cittadini e visitatori potranno assistere all’evento. La scorsa primavera, in occasione della risistemazione del tetto del Palazzo del Podestà, la direzione dei Musei Civici di San Gimignano ha provveduto agli opportuni interventi conservativi relativi al complesso sistema di ferri che completano la facciata risalente verosimilmente ai primi anni ’30 del ‘300.

Quasi tutti gli elementi sono stati restaurati sul luogo approfittando del ponteggio di servizio. Si è reso invece necessario l’urgente smontaggio della lanterna per poi procedere con un più accurato intervento conservativo. L’intero percorso è stato concordato e seguito dalla Soprintendenza per i beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Siena e Grosseto. Il restauro è stato condotto da Nicola Salvioli presso il proprio laboratorio fiorentino ed ha visto, oltre alla rimozione delle ossidazioni e alla stesura degli opportuni prodotti protettivi, l’integrazione di alcune parti mancanti cadute per la centenaria azione degli agenti atmosferici ma in parte divelte dalle schegge dei cannoneggiamenti del luglio 1944 che interessarono anche il cuore della cittadina turrita.

A titolo di curiosità simili lanterne spesso sono testimoni del prestigio degli edifici dove erano collocate e funzionavano grazie all’apposizione, al centro della gabbia, dei cosiddetti “panelli” ossia stracci o altro materiale infiammabile opportunamente imbevuti dei liquidi combustibili. Dall’osservazione della facciata, inoltre, è stato dedotto che un altro elemento simile ed oggi mancante potesse essere collocato all’angolo opposto dello stesso Palazzo. Le pregevoli dotazioni metalliche che si concentrano al di sotto del cornicione e ai lati delle finestre, invece, costituiscono un insieme interamente originale comprendente due serie di uncinelli e una serie di “cicogne” o “erri” gigliate sostenenti in origine stanghe lignee orizzontali, alcune delle quali rimesse in antico. L’importanza della lanterna e, insieme, degli altri elementi metallici non è certo di poco contro anche se spesso trascurati a causa della soverchiante monumentalità di luoghi come quella del centro storico sangimignanese.

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