Elba: la Regione dichiara lo stato di emergenza

La Regione avanzerà inoltre una richiesta di contributi al governo, in modo da poter predisporre al più presto un piano di ricostruzione e recupero, dalla viabilità agli edifici danneggiati. Allerta meteo fino alle 12 di domani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 novembre 2011 17:48
Elba: la Regione dichiara lo stato di emergenza

Il presidente Enrico Rossi ha concluso la riunione con amministratori, Protezione civile e operatori attivi a Marina di Campo e sta rientrando a Firenze. Dall’incontro sono scaturite alcune decisioni. La prima verrà assunta dalla giunta regionale che delibererà domani lo stato di emergenza, stanziando contemporaneamente 500 mila euro per gli interventi di somma urgenza. La Regione avanzerà inoltre una richiesta di contributi al governo, commisurati alle necessità, in modo da poter predisporre al più presto un piano di ricostruzione e recupero, dalla viabilità agli edifici danneggiati. Ma la priorità è rappresentata dai ristagni d’acqua che ancora permangono nel centro elbano e alla cui ripulitura si sta provvedendo con le idrovore. Si sta inoltre pensando alla costituzione all’Elba di una struttura tecnica che consenta di progettare rapidamente gli interventi indispensabili e di impiegare quindi immediatamente le risorse disponibili, i modo da mettere le località elbane nella condizione di affrontare nel milgior modo possibile la stagione estiva.

Infine si pensa di aprire anche all’Elba, per uno o due gioirni alla settimana, un ufficio di Fidi Toscana, a cui affidare il compito del sostegno finanziario alle imprese produttive e commerciali danneggiate, con gli stessi criteri decisi per la Lunigiana. Il presidente Rossi ha infine ribadito che anche per l’Isola d’Elba varranno gli stessi criteri di salvuaguardia delle zone a rischio per quanto riguarda le nuove edificazioni.

Approfondimenti

Un fondo speciale per la promozione turistica della Lunigiana e dell’Isola d’Elba è stato approvato questa mattina dalla Cabina di regia per la programmazione turistica del 2012. “Visti i tragici avvenimenti che hanno colpito la Lunigiana e l’Isola d’Elba – ha spiegato l’assessore regionale al turismo Cristina Scaletti che ha proposto l’intervento – abbiamo voluto istituire un fondo di riserva da 100mila euro, assegnato alla gestione di Toscana Promozione, per aiutare questi territori martoriati dal maltempo a riproporsi sul mercato turistico una volta finita la fase dell’emergenza.

In un momento difficile come questo, pensare al futuro è fondamentale e il compito della Regione è dare alle popolazioni colpite gli strumenti per ricominciare”. Tutti gli assessori provinciali della Toscana, i referenti delle Camere di Commercio e di Unioncamere, presenti al periodico incontro della Cabina di regia, hanno votato a favore dell’attivazione del fondo. “La nostra decisione deriva dalla volontà condivisa che nulla, nemmeno una tragedia come questa, possa compromettere il futuro di questi territori – ha continuato l’assessore Cristina Scaletti –.

Ecco perché continueremo ad agire per riportare le aree colpite alla loro operosa quotidianità”. In Lunigiana, la Regione ha già predisposto una serie di interventi per salvare i libri dell’Archivio storico e notarile di Aulla e rendere agibile la biblioteca, mettendo a disposizione le risorse già disponibili e attivando anche altre fonti finanziarie. Sull'emergenza è intervenuto anche il Consigliere regionale del Pdl Marco Taradash. "Chiarezza sui ritardi nell’erogazione dei finanziamenti e sugli interventi urgenti e di lungo periodo previsti dalla Regione a vantaggio dell’Elba": sono queste, insieme a una valutazione sullo stato idrogeologico dell’Isola, le domande principali che il Consigliere regionale del Pdl Marco Taradash rivolge alla giunta regionale con un’interrogazione urgente che giunge all’indomani di un evento alluvionale che ha messo in ginocchio la principale isola dell’arcipelago toscano.

Ci sono state disfunzioni nel sistema di protezione civile? Ritardi nei finanziamenti? Sottovalutazioni? Qualunque sia la risposta, sarà la Regione a doverla fornire dinanzi all’aula del Consiglio regionale dove approderà con ogni probabilità nella prima seduta utile dell’assemblea toscana. "All’alba di lunedì 7 novembre scorso – scrive Taradash per ricostruire i fatti – l’Isola d’Elba è stata colpita da un fenomeno temporalesco particolarmente violento che ha provocato l’esondazione del fiume Alzi e di altri piccoli torrenti.

I maggiori danni sono stati registrati nel comune di Marina di Campo, dove migliaia di metri cubi di acqua si sono riversati nelle strade. L’acqua è arrivata fino ai primi piani, un metro e mezzo di fango ha portato via tutto con gravissime conseguenze anche per i cittadini, fra cui il decesso di un’anziana signora e il ferimento di altre cinque persone". L’origine e soprattutto gli effetti dell’evento sembrano potersi ricondurre a una serie di concause: “La protezione civile della provincia di Livorno – inizia Taradash – aveva trasmesso un’allerta meteo nelle prime ore di venerdì fino alle 20 di domenica 6.

Niente si diceva sulle prime luci dell’alba di lunedì, quando si è poi scatenato l’inferno”, come riferito dal sindaco di Campo nell’Elba Vanno Segnini. Risulta che la protezione civile presso la Provincia di Livorno non sia in grado di garantire l’operatività 24 ore su 24, nonostante la struttura abbia ricevuto negli ultimi anni ingenti finanziamenti per l’ammodernamento tecnologico. Secondo una corrispondenza del quotidiano Il Tirreno, “un uomo solo si è preso la briga di controllare l’evoluzione della perturbazione in arrivo sull’Elba, il coordinatore dell’associazione intercomunale di protezione civile dell’Elba occidentale, Gianmario Gentini.

E’ lui che ha monitorato gli schermi della sala operativa della Pila che dopo le 20 di domenica, terminata la prima allerta meteo, avrebbe potuto essere chiusa. E’ lui che all’alba è andato a controllare i livelli dei fossi e poi si è attaccato al telefono, ha lanciato l’allarme e messo in moto quella macchina dei soccorsi che ha tratto in salvo decine di persone rifugiate sui tetti, sugli alberi o attaccate alle cancellate delle abitazioni per evitare di essere travolte dall'acqua che, rotti gli argini intorno alle 6.30, ha cominciato a invadere l’abitato raggiungendo anche il metro e mezzo d’altezza”. Non solo.

Taradash ricorda anche le dichiarazioni del sindaco di Marciana Anna Bulgaresi secondo la quale ci sarebbero responsabilità che affondano le loro radici negli anni: “Dieci anni fa – scrive l’esponente del Pdl riportando un virgolettato giornalistico del sindaco – c’è stato lo stesso problema. I finanziamenti previsti dovevano arrivare e non sono ancora arrivati. Il ministero sembra averli erogati alla Regione, ma nei Comuni non è ancora arrivato nulla né all’autorità di bacino. Qui è necessario fare presto, perché poi quando succedono queste cose è già troppo tardi”».

Vero. Proprio per questo adesso Taradash chiede spiegazioni, ovvero: «Se quanto riportato risponda al vero, se vi siano state disfunzioni nel sistema di protezione civile, se vi siano ritardi nell'erogazione dei finanziamenti già decisi, quale sia la valutazione della giunta regionale sul sistema idrogeologico dell’Isola d’Elba, quali interventi urgenti e di lungo periodo siano previsti". Il presidente del Consiglio regionale, Alberto Monaci, ha aperto la seduta con un messaggio di vicinanza e solidarietà alla popolazione dell’isola d’Elba a nome dell’intera assemblea toscana.

“Da parte di questa istituzione – ha detto Monaci -, ribadisco la più totale disponibilità a discutere e affrontare ogni iniziativa utile ad aiutare i nostri territori e la nostra gente”. Il presidente ha quindi rivolto un ringraziamento “a tutti coloro che hanno dato e stanno dando il proprio contributo alle zone alluvionate”. Intanto alle 8 di stamattina c’erano ancora circa 40 cm di acqua nel centro storico di Marina di Campo. Quattro le famiglie isolate. Lo rende noto l’Unità di Crisi regionale insediata presso il centro intercomunale della protezione civile in località La Pila.

Il presidente della Regione Enrico Rossi, intanto, si è messo in viaggio, in elicottero, per visitare le zone colpite dal nubifragio. É stata una notte scandita dal rumore delle circa 20 idrovore (arrivate da tutta la Toscana da Croce Rossa, Anpas, Misericordie e Province di Livorno e Firenze) che hanno lavorato a pieno ritmo pompando più di 2000 metri cubi d’acqua all’ora per liberare il centro di Marina invaso dall’acqua e dal fango. Attualmente sono circa 130 le persone al lavoro appartenenti a Vigili del Fuoco, Associazioni di Volontariato ed enti locali.

Nella piazza del Comune di Campo è stato allestito un punto di assistenza dove potersi rivolgere per segnalare danni e ricevere aiuto. La Sala Operativa Unificata della Protezione Civile regionale ha esteso fino alle ore 12 di domani l’allerta meteo di livello moderato per forti piogge, vento e mareggiate relativamente a tutta l’area sud della Toscana (bacini del Cornia, Bruna e Albegna) e le isole dell’Arcipelago. Due sono i conti correnti attivati per contribuire alla sottoscrizione.

Per la Liguria il versamento potrà essere intestato a "Partito Democratico Coordinamento della Spezia" con causale "Contributo popolazione colpita da alluvione" e codice IBAN IT14Q0617510700000003111580, mentre per la Toscana il versamento è da indirizzare a "Partito Democratico di Massa Carrara" con causale "Donazioni alluvionati Lunigiana" e codice IBAN IT82U0611024500000082067680. Per informazioni è possibile consultare il sito www.sienapartitodemocratico.it

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