Comune di Firenze da AA3 ad A3

Declassamento del rating effetto del Governo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 ottobre 2011 14:40
Comune di Firenze da AA3 ad A3

Il declassamento del rating relativo ai bond emessi dal Governo italiano da Aa2 a A2, operato dall’agenzia Moody’s, ha portato la stessa agenzia a procedere ad un correlato declassamento del rating a lungo termine degli enti italiani sub sovrani, comprendendo con questi le Regioni e i Comuni. In questo quadro, il rating attribuito al Comune di Firenze è passato conseguentemente da AA3 ad A3. “Il declassamento del rating operato dall’agenzia Moody’ – ha osservato l’assessore al bilancio Claudio Fantoni – non riguarda tanto la capacità degli Enti Locali di fare fronte alle loro obbligazioni, ma si propone come effetto di trascinamento delle valutazioni assunte sul rating del debito sovrano, quindi sul Governo nazionale.

La stessa agenzia infatti rileva quanto, a fronte di una crisi globale, gli Enti Locali non abbiano subito significativi deterioramenti di bilancio. Il Comune di Firenze, come gli altri Enti Locali, sconta dunque la scarsa fiducia dei mercati in merito alle politiche di bilancio ed economiche nazionali. La solidità del bilancio comunale é infatti pienamente confermata dal recente provvedimento di salvaguardia degli equilibri approvato dal consiglio comunale il 3 ottobre scorso. E, da notizie avute dall'Agenzia, verrà confermata nel rapporto di dettaglio che la medesima pubblicherà nelle prossime ore.

In altre parole il Comune di Firenze ha avuto esattamente lo stesso trattamento di altri Enti”. “Come noto, ma va comunque ricordato – ha concluso l’assessore Fantoni – la base di rating attribuita al Comune di Firenze su cui l'agenzia é intervenuta, scontava già il downgrade operato nel marzo scorso in conseguenza della decisione dell'Amministrazione di sospendere i pagamenti delle rate e di effettuare l'autotutela relativa ai provvedimenti sottostanti i contratti in derivati stipulati con tre Istituti bancari.

Procedura che ha trovato conferma nella sentenza del 7 settembre scorso del Consiglio di Stato riguardante analogo procedimento attivato dalla Provincia di Pisa”.

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