Swap: 4 milioni di euro di rata semestrale

Pdl: “Perché il Comune ha assunto provvedimenti di autotutela soltanto per 6 contratti su 13?”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2011 20:02
Swap: 4 milioni di euro di rata semestrale

“Il Comune di Firenze ha speso altri 4.132.435 euro per la rata semestrale dei contratti swap sottoscritti. Con il provvedimento dirigenziale n. 08361 del 28 settembre 2011 la direzione autorizza il pagamento della rata semestrale. Abbiamo sempre sostenuto che l’operazione fatta dal Comune di Firenze sugli swap fosse una scommessa perdente, e i fatti ci danno ragione. L’unica cosa certa sono i milioni di euro che il Comune deve sborsare continuamente”. Questa la dichiarazione del gruppo Pdl. “Fin dall’inizio non abbiamo condiviso la scelta del Comune di sottoscrivere gli swap - continua il gruppo -.

Abbiamo sempre sostenuto che fosse una scommessa troppo rischiosa e che avrebbero pagato soltanto i fiorentini. Abbiamo visto favorevolmente il nuovo corso intrapreso da questa amministrazione per accertare fino in fondo se le banche avessero agito in modo corretto, fino ad arrivare ad annullare 6 contratti su 13 con un provvedimento di autotutela. La decisione di annullare i contratti ci ha dato ragione, ha dimostrato che i nostri dubbi iniziali avevano un fondamento. Oggi ci chiediamo: Perché non annullare tutti e 13 i contratti? Perche soltanto 6? Quali sono stati i motivi che hanno portato a questa scelta?”. “La relazione fatta da questa amministrazione ha accertato che il Comune di Firenze avrebbe pagato dal 2006 ad oggi commissioni occulte complessive alle banche per 16.440.661 euro e oneri non dovuti per 7.087.585 euro, ci sembra opportuno dunque annullare tutti i contratti - aggiunge il Pdl -.

Il Comune di Firenze ha infatti investito 270 milioni di euro in swap, sottoscrivendo 13 contratti in derivati, e ogni anno paga milioni di interessi passivi. L’analisi sui dati forniti non lascia spazio ad equivoci rispetto agli swap sottoscritti; basta leggere l’andamento del mark to market appunto, ovvero il ‘costo corrente’ dei derivati finanziari, nell’ultimo periodo: ad aprile 2008 aveva un saldo negativo di 16,9 milioni di euro, a dicembre 2009 era diventato di 50milioni di euro, a fine 2010 è passato a quasi 55milioni di euro, ed oggi a quanto sarà?”.

“Sono anni che diciamo che ci sono delle questioni relative alla vicenda swap che necessitano di un approfondimento - conclude il gruppo Pdl -, ora finalmente qualcuno se ne è accorto. Chiedevamo chiarezza sul ruolo del Comune, su chi aveva firmato i contratti e quali qualifiche possedesse, se era stato fatto un fondo rischi, se vi erano delle commissione occulte, tutti interrogativi fino ad ora rimasti senza risposta. Consideriamo in maniera positiva il lavoro svolto da questa amministrazione, ma chiediamo che il Consiglio comunale non venga estromesso dalla vicenda”. (fp)

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