Regione e Apet, Mugnai a Rossi: ''Concorsi discriminatori per i disabili''

Mugnai (Pdl) interroga Rossi: «Riparare ogni disparità, anche procedendo a nuovi bandi»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 agosto 2011 14:10
Regione e Apet, Mugnai a Rossi: ''Concorsi discriminatori per i disabili''

Regione e Apet assumono tra le categorie protette, ma discriminano i disabili che giŕ lavorano e che magari vogliono migliorare la propria posizione. Come? Escludendo dalla possibilitŕ di accedere ai loro concorsi quanti non siano iscritti alle liste di collocamento. Cosě, in pratica, chi ha giŕ un lavoro e vuol migliorare o stabilizzare la propria posizione non puň farlo. Il Vicepresidente della Commissione Sanitŕ Stefano Mugnai (Pdl) che sui due bandi ha appena depositato un’interrogazione al governatore toscano Enrico Rossi, chiedendogli di rispondere in forma scritta. Alla giunta regionale Mugnai chiede in sostanza una cosa piuttosto semplice: riparare ogni discriminazione all’interno dei bandi, anche eventualmente formulandone di nuovi che non pongano come requisito l’iscrizione alle liste di collocamento. Nel mirino, due concorsi: uno č «il concorso pubblico per esami per assunzioni di disabili (ai sensi della legge 12 marzo 1999, n.

68) per la copertura di n. 2 posti di categoria C, profilo professionale “Assistente servizi direzionali”, con profilo di ruolo “Assistente supporto direzionale”, trattamento economico tabellare iniziale C1, bandito da Regione Toscana, pubblicato nella parte terza del BURT n.25 del 22 giugno 2011». L’altro č il «concorso pubblico per esami bandito da Apet per l’assunzione di n. 1 disabile ai sensi della legge 12 marzo 1999 n. 68, con inquadramento nella cat. B profilo professionale B3, Collaboratore gestionale per i Servizi generali e logistici, con mansioni tecnico-professionali, trattamento economico tabellare iniziale B3, pubblicato nella parte terza del Burt n.

30 del 21 luglio 2011». I requisiti di disabilitŕ per accedere al concorso sono i seguenti: «Invaliditŕ civile non inferiore al 46%, invaliditŕ da lavoro non inferiore al 34%, invaliditŕ di guerra, civile di guerra, per servizio con minorazioni ascritte dalla prima all’ottava categoria 4, oppure di essere non vedenti o sordomuti ai sensi della legge 27 maggio 1970, n. 382 e legge 26 maggio 1970 n. 381». E in entrambi i casi, spiega l’interrogazione, all’articolo 2 del bando (Requisiti per la partecipazione) si richiede di essere iscritti nelle liste del collocamento obbligatorio, con particolare riferimento a quelle della provincia di Firenze per quanto riguarda Apet.

Praticamente, fa notare Mugnai alla giunta, «con tale requisito vengono ad essere escluse dai concorsi, in particolare da quello per una categoria professionale di un certo livello come la C, le persone diversamente abili che hanno giŕ un impiego e che quindi non sono iscritte al collocamento, ma che potrebbero essere interessate ai posti messi a concorso e alla graduatoria». L’esponente del Pdl «ritiene opportuno verificare se tali norme concorsuali siano legittime, o se comunque non discriminino le persone diversamente abili che abbiano giŕ un impiego».

Per questo chiede alla Regione di «adottare le iniziative necessarie a risolvere positivamente le situazioni discriminatorie sopra descritte e quindi fare nuovi bandi, riaprire i termini di presentazione delle domande di partecipazione ai concorsi allargandoli a tutte le persone diversamente abili, a prescindere dal fatto se siano o meno iscritte al collocamento».

Notizie correlate
In evidenza