Impossibile abitare in affitto, troppi speculatori

In viale Matteotti 15 il movimento di Lotta per la Casa è tornato a far sentire la propria voce, dopo essersi sentito ''aggredito'' dalla troppa attenzione rivolta, non a risolvere il problema, ma a scovare eventuali e presunti colpevoli.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 agosto 2011 14:39
Impossibile abitare in affitto, troppi speculatori

"E' sempre più emergenza: Sono devastanti gli effetti della crisi economica sull'emergenza abitativa a Firenze. Il mercato delle abitazioni in città è forse il più fiorente di tutta la Penisola. Ma il mercato degli affitti si contraddistingue per la sua evoluzione violenta" così il Movimento di lotta per la Casa questa mattina presso lo stabile occupato sul viale Matteotti. Tra affitti a nero e affitti in deroga, la speculazione sui mercati produce una rendita esagerata agli speculatori.

Una situazione, che era già difficile, che rischia l'implosione con l'accentuarsi della crisi economica. I numeri parlano chiaro: "La seconda città italiana con il più alto numero di sfratti, seconda solo dopo Roma che detiene 10 volte il munero di abitanti. La prima città con il più alto numero di esecuzioni per avvenuta morosità, dal 1° settembre 2011 al 31 dicembre sono previsti quasi 400 esecuzioni e la stragrande maggioranza per morosità" A questa già precaria situazione si aggiungono le emergenze che riguardano le occupazioni di stabili.

Un migliaio di uomini, donne e bambini che pernottano in aree occupate. Alcune durature e organizzate (Via Luca Giordano, Asilo Ritter, Via Aldini..) altre più problematiche e complesse (Poggio Secco, ex area Luzzi etc.) "La politica dell'Amministrazione Comunale, oltre le dichiarazioni di rito, in realtà e di aperto conflitto con le proposte innovative del Movimento (Autorecupero, requisizioni, strutture serie e durature per i richiedenti asilo) e sollecita sgomberi su sgomberi senza comprendere l'importanza di nuovi Piani Casa a costi accessibili, o una politica di richiesta di utilizzo (improbabile) di caserme dismesse mentre il piano delle alienazioni dello stesso patrimonio comunale è quantomeno più che discutibile" "Invece di recepire la portata drammatica delle insorgenze sociali esistenti, a Firenze, si usa l'arma della demonizzazione (tipica di figuri tristi cone i vari Donzelli) si cercano scheletri in un armadio strapieno, si mettono telefoni sotto controllo per scoprire chissà quali impercettibili reati.

Non siamo certo dei "santerellini", siamo uomini e donne impegnati quotidianamente nel sociale, per le strade, nei quartieri, ci portiamo addosso il marchio esplicito dei linguaggi violenti esistenti nella società". "Ventuno anni di storia e di passioni, di vittorie e di sconfitte, di gioia e di sofferenza... non sono certo materia di inchiesta giudiziaria in una città dove per amore o per forza ci conoscono pìù o meno tutti e tutte. Testimonianza vivente sono le oltre 700 famiglie assegnatarie di alloggi popolari ottenuti grazie alle vertenze del movimento stesso". Ci sono, certo, le Occupazioni, i Picchetti antisfratto, i blocchi stradali, le invasioni di massa negli uffici, le resistenze e gli oltraggi...

ma tutto dentro ad un percorso avvenuto pubblicamente come terreno, quasi eterno, di ricorso alla legittima difesa, e anche di questo ne è testimone la Procura dell Repubblica Fiorentina con il suo fardello strapieno di processi e processini che ingolfano le stesse aule dei Tribunali".

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