Ecostazione di Rovezzano, dietrofront, l'opposizione interroga il sindaco

Galli, Torselli e Roselli (Pdl): “Un lavoro di sei anni andato in fumo per un clamoroso errore di valutazione: quanti soldi sono stati sprecati e che fine farà il progetto?”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 agosto 2011 13:39
Ecostazione di Rovezzano, dietrofront, l'opposizione interroga il sindaco

“Il dietrofront sulla stazione ecologica nell'area verde di Firenze Sud non dipende da una scelta politica, ma da un grossolano errore tecnico”. Il PdL presenta un'interrogazione urgente “Cose da non crederci: sei anni di studi, progetti, e tante polemiche, andati in fumo a causa di un clamoroso errore tecnico: di chi sono le responsabilità? E quanto è costato ai fiorentini l'imbarazzante gestione di queste amministrazioni di centrosinistra?” questo quanto chiedono il capogruppo del PdL Giovanni Galli e i consiglieri Emanuele Roselli e Francesco Torselli, riguardo al fallimento del progetto dell'ecostazione che si sarebbe dovuto realizzare nell'area di Rovezzano, a Firenze sud. “Il Pdl non è contrario alle ecostazioni, ma la scelta di quell'area non ci è mai piaciuta: un'area verde di oltre 10.000 metri quadri di cui 7.000 di ulivi.

Ciò non toglie la gravità di quanto accaduto: nonostante le molte proteste dei cittadini della zona, l'amministrazione comunale, in tutti questi anni, non si è mai mostrata pronta né al dialogo, né tantomeno a cercare soluzioni alternative – hanno aggiunto gli esponenti del centrodestra –. Così il progetto, almeno sulla carta, è andato avanti: l'area è stata assegnata a Quadrifoglio, sono stati fatti studi di fattibilità, di impatto ambientale, studi progettuali e quant'altro. Salvo scoprire, dopo 6 anni, che il progetto dell'ecostazione non rispetta le distanze di sicurezza, previste dalla normativa, da un depuratore comunale della zona.

Da non crederci”. “Inizialmente, dopo che Quadrifoglio aveva annunciato il recesso dal comodato d'uso dell'area dello stradone di Rovezzano, si era pensato a un ravvedimento dovuto al grande impatto ambientale dell'opera. Adesso invece pare che le cose stiano in tutt'altro modo. Nell'ultima seduta della Commissione Ambiente, che si è svolta venerdì scorso - ricordano Galli, Roselli e Torselli - è emerso che l'ecostazione non si farà più non per un ripensamento di tipo politico, bensì per un clamoroso errore tecnico-amministrativo.

L'amministrazione comunale non si era accorta, in sei anni, della mancanza delle distanze di sicurezza da un depuratore sito nei pressi dell'area individuata. Adesso chi di dovere deve fare chiarezza su come stanno davvero le cose: cosa davvero ha causato il passo indietro di Quadrifoglio, e soprattutto quanto è costata alla cittadinanza l'incapacità di questo centrosinistra nel realizzare strutture strategiche per lo sviluppo di Firenze”. “Ci aspettiamo risposte chiare e precise - concludono i consiglieri del Pdl -: non solo in merito ai costi ma anche rispetto al futuro stesso del progetto dell'ecostazione dell'area sud della città”.

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