Tav: accordo raggiunto?

Schermaglie tra Ceccobao e Renzi, l'assessore regionale: "Renzi dice che sono un chiacchierone, ci vuole un bel coraggio". Le associazioni ambientaliste temono il sottobanco.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 luglio 2011 20:07
Tav: accordo raggiunto?

Firenze– Il Sindaco di Firenze Matteo Renzi, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci si appresterebbero a firmare con l’ad di FS Mauro Moretti, il prossimo 3 agosto, il via libera agli scavi per il sottoattraversamento TAV di Firenze e per la stazione Foster. L’assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti Luca Ceccobao accoglie con sorpresa e stupore le critiche mosse oggi dal sindaco di Firenze Matteo Renzi ai componenti della Giunta regionale e precisa: “Leggo una dichiarazione del sindaco Renzi che rimprovera gli assessori regionali di non lavorare ma parlare troppo, riferendosi alle indiscrezioni uscite oggi su Repubblica circa l’accordo sulla Tav a Firenze.

Capisco che allude a me, anche se in maniera del tutto gratuita e inopportuna. Vorrei tranquillizzare il sindaco: non è nel mio stile, nè avrei il tempo per fare chiacchierate con i giornali, ai quali mi rivolgo sempre con note ufficiali della Regione. Sono quindi sorpreso e stupito, ma ci tengo a ribadire la mia correttezza e il mio impegno. Preferisco lavorare negli interessi della Toscana e del territorio fiorentino anzichè cercare visibilità o fare polemiche”. “Renzi non faccia prostituire Firenze per 70 milioni di euro.

Dopo aver combattuto aspramente contro la stazione Foster e il sottoattraversamento per l’alta velocità ferroviaria a Firenze, il sindaco non può svendere la città per far quadrare i bilanci comunali. Come lui stesso aveva affermato, la stazione Foster è un’opera costosa quanto inutile, e pericolosa sotto il profilo ambientale”. Questa la dichiarazione del capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli. “Ho depositato l’8 luglio scorso una querela al Comando dei Carabinieri Tutela Patrimonio culturale di Firenze per l’assenza dell’autorizzazione paesaggistica e della Valutazione d’Impatto Ambientale, sia per la Foster che per la Zevi – ha aggiunto il capogruppo del Carroccio –.

Queste autorizzazioni non sono mai esistite, e adesso le vorrebbero materializzare con non si sa quale marchingegno giuridico che gli consenta di proseguire nei lavori che avrebbero già potuto e dovuto essere bloccati dal sindaco. Invito Renzi a fermare i lavori. Per questo, giovedì prossimo consegneremo la querela anche al comandante della Polizia Municipale Antonella Mansione ed al sovrintendente Alessandra Marino”. “Oggi, quando agli italiani vengono chiesti 47 miliardi di euro per sanare i buchi di bilancio è ‘criminale’ bruciare diversi miliardi per realizzare un’opera utile solo a chi la costruisce e a chi la gestisce.

La stazione Foster è una speculazione edilizia che serve unicamente a realizzare una galleria commerciale di 25mila metri quadri. Con 300 milioni di euro e la collocazione in superficie dei due binari previsti nel tunnel, il problema sarebbe risolto in tre anni, e coi miliardi risparmiati potrebbe essere ridotto con intelligenza il carico della manovra fiscale approvata in Parlamento” ha concluso Razzanelli. “Salutiamo con piena soddisfazione il buon esito dell’opera istituzionale di mediazione portata avanti, da oltre due anni, dal Ministro Altero Matteoli sull’alta velocità ferroviaria – ha dichiarato il consigliere regionale del Pdl, Nicola Nascosti -.

L’accordo, che sarà firmato mercoledì prossimo in Regione, permetterà a Firenze di rimanere all’interno del circuito internazionale dell’alta e porterà nelle casse del Comune risorse ingenti per la città. Risorse che crediamo debbano essere finalizzate al miglioramento e al potenziamento della mobilità cittadina: nota alquanto dolente della presente Amministrazione. Su questa nostra proposta, che interessa la qualità della vita e la sicurezza dei fiorentini, chiediamo al Sindaco un impegno pubblico e solenne”.

L'Associazione Idra ha collezionato e depositato negli anni una ricca messe di osservazioni, rilievi e documentazione che comprovano la clamorosa insufficienza sia della progettazione sia dei meccanismi di approvazione del sottoattraversamento di Firenze. Alla mole di criticità già segnalate in tutte le sedi competenti si sommano oggi quelle indicate anche recentemente dalle autorità istituzionali di controllo (ARPAT, ASL, Enti locali, Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici). "Alla fine è tutta questione di soldi -interviene anche la consigliera comunale Ornella De Zordo- La difesa della città dall'opera più pericolosa (e inutile) della storia recente annunciata a suo tempo dal sindaco si riduce a un numero: 70 o 80 milioni, tanto vale il suo sì a tunnel e stazione sotterranea, come apprendiamo dalla stampa di oggi.

Anche per RFI e per i costruttori è questione di soldi: molto più interessante gestire un'opera da un paio di miliardi, destinati peraltro a lievitare senza controllo, piuttosto che opere non "grandi" ma utili, con il problema di costare molto meno e avere meno imprevisti, e quindi meno rincari in cosrso d'opera. Il grande assente in questo vorticare di milioni è il merito dell'opera: analisi costi benefici, alternative, reale impatto sul sottosuolo ma anche sul tessuto infrastrutturale. Tutto questo manca, e non ci raccontino che ormai è tutto fatto perchè non è vero.

In più c'è il piccolo particolare di 3 milioni di metri cubi di rifiuti speciali che non possono andare a Cavriglia, e nessuno sa in quale discarica portare, e quanto costerà (altro giro milionario da gestire), perciò è del tutto inutile portare la fresa a Firenze a settembre, perchè non potrà scavare neanche un metro. Ma alla fine parliamo anche noi di soldi: è scandaloso che in tempi in cui si distrugge il sistema di protezione sociale (casa, scuola, asili, sanità) per mancanza di soldi, in cui cresce geometricamente la povertà assoluta e quella relativa, in cui una crisi negata ma in realtà pericolosamente grave colpisce sempre più chi è senza difese portando il paese sostanzialmente sull'orlo del fallimento, in cui il debito pubblico ci sta soffocando non ci si ponga il dubbio su una spesa enorme per un'opera del tutto inutile.

Lasciatecelo dire, per usare un termine forse fuori moda, ma necessario: è immorale."

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