Walzer d'amore al Teatro degli Astrusi il 30 gennaio 2011 (17.00)

Domenica prossima a Montalcino. Il ricavato (ingresso ad offerta libera) utilizzato per l'acquisto di materiali e attrezzature per gli anziani della Casa di Riposo "G. Capitani"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 gennaio 2011 21:41
Walzer d'amore al Teatro degli Astrusi il 30 gennaio 2011 (17.00)

Domenica prossima , 30 gennaio, alle ore 17.00, andrà in scena al Teatro degli Astrusi di Montalcino, organizzato dall’Amministrazione comunale con lo scopo di raccogliere fondi per l’acquisto di materiali e attrezzature per gli anziani della Casa di Riposo “G.Capitani”, Walzer d’amore, uno spettacolo sull’amore di un gruppo di persone che fanno teatro solo per amore. E’ questo il quarto appuntamento di una serie di iniziative che il Comune di Montalcino tiene con lo stesso scopo benefico riscuotendo un grande apprezzamento dal numeroso pubblico presente sempre in sala. Questa volta si tratta dei protagonisti del Laboratorio Teatrale Giù la maschera! condotto da Maria Grazia Putini e Francesco Oliviero che vive ed opera all’interno del vitalissimo Cantinonearteteatri di Montepulciano, diretto da Claudio Borgoni.

Il Cantinonearteteatri produce spettacoli teatrali e ospita mostre d’arte e di fotografia e, da un paio d’anni, anche interessanti iniziative per l’integrazione e la multiculturalità. Oliviero e Putini lavorano utilizzando il teatro come mezzo per interpretare la realtà e poi raccontarla in scena. Il Gruppo è formato da persone di età, professione, e anche lingua e origini diverse con il desiderio di fare del palcoscenico un luogo dove raccontare storie, divertirsi, commuoversi e, se capita, anche innamorarsi. Walzer d’amore è una riflessione sull’amore dal punto di vista di otto donne e di due uomini, che occupano uno spazio vuoto che cambia continuamente e mimano situazioni e incontri, evocano ricordi, o raccontano la loro storia.

Walzer d’amore, di cui Putini e Oliviero firmano testi e regia, è una provocazione che vorrebbe spiegare il mistero dell’amore e curarne le ferite. Durante questo spettacolo viene voglia di ballare, ma si è obbligati a pensare; si ride, e poi ci si commuove per l’impossibilità che ha l’amore di cambiare il mondo. Alla fine il pubblico si accorge che con tutto quel ballare e recitare i nostri dubbi sull’amore son rimasti tali e quali, ma quei personaggi disincantati, disperati o ironici, scatenati e sempre emozionanti ci costringono a pensare, anche una volta usciti dal teatro, e ci lasciano la curiosità di sapere quando arriverà e se anche noi potremo ballare con loro il prossimo Walzer.

Notizie correlate
In evidenza