Respinta mozione della Lega che chiedeva garanzie di capienza e sostenibilità

Respinta la mozione della Lega Nord con la quale si impegnava la Giunta ad accogliere i rifiuti campani solo dopo aver valutato l’effettiva capienza delle discariche toscane e dopo aver ascoltato i sindaci dei territori interessati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 gennaio 2011 14:54
Respinta mozione della Lega che chiedeva garanzie di capienza e sostenibilità

Rifiuti campani in Toscana: respinta mozione della Lega Astensione del Pdl, voto contrario di Pd, Fds-Verdi, Gruppo misto e Idv, sì di Lega e Udc. Il dibattito in Aula E’ stata respinta la mozione della Lega Nord con la quale si impegnava la Giunta ad accogliere i rifiuti campani solo dopo aver valutato l’effettiva capienza delle discariche toscane e dopo aver ascoltato i sindaci dei territori interessati. Come ha spiegato Antonio Gambetta Vianna (Lega Nord) il problema dei rifiuti in Campania persiste da decenni e la situazione peggiora.

“Anche la Toscana ha le sue criticità – ha detto il consigliere. Gli impianti di smaltimento risultano già insufficienti per il fabbisogno regionale e ci sono problemi per la capacità di stoccaggio residua delle discariche. Ogni regione deve lavorare, in ottica federalista, per permettersi l’autosufficienza nello smaltimento ed adeguati strumenti per ridurre la quantità di rifiuti prodotti e stoccati”. Dario Locci (Lega Nord) ha parlato di “solidarietà dovuta a chi, senza colpa, si trova in difficoltà.

La condizione campana è endemica, è una commistione di criminalità e abitudine malavitosa. Non abbiamo il diritto di ammorbare la Toscana dei rifiuti per cui è responsabile la classe politica campana”. Voto contrario del Pd è stato espresso da Vincenzo Ceccarelli per una mozione “non condivisibile”. “La regione – ha detto – deve dare una risposta di civiltà, di solidarietà istituzionale e di unità nazionale. I rifiuti campani possono essere accolti dai nostri impianti, auspichiamo che ognuno faccia la sua parte”. Voto contrario anche dall’Idv.

Marco Manneschi ha ricordato che “nella situazione di sfascio istituzionale in Campania, un ruolo rilevante lo hanno avuto molte imprese del nord-est che hanno mandato i loro rifiuti in Campania. Sostenere che l’azione di solidarietà della Toscana sia sbagliata è un modo di ragionare che rifiuta il concetto di solidarietà istituzionale”. Andrea Agresti, nel dichiarare l’astensione del Pdl, ha detto “alla base del problema in Campania c’è un’incapacità politica e amministrativa nel gestire la questione rifiuti”.

Nel suo intervento, Gian Luca Lazzeri (Lega Nord) si è soffermato non solo sul problema della progettazione delle discariche e dei termovalorizzatori ma anche sull’importanza del loro controllo. Lazzeri ha chiesto alla maggioranza di astenersi. Secondo Giuseppe Del Carlo (Udc) è giusto solidarizzare, ma era necessario anche valutare l’effetto che accogliere rifiuti in Toscana avrebbe avuto sul nostro sistema, e ottenere garanzie al tavolo nazionale che episodi del genere non abbiano a ripetersi. Monica Sgherri (FdS–Verdi) ha invece sottolineato che il gesto di solidarietà non era certo nei confronti di un cattivo governo, ma “di quelle popolazioni che vedevano a rischio la salute e la decenza delle condizioni di vita”.

Il capogruppo del popolo della Libertà, Alberto Magnolfi, ha rimandato al mittente le accuse di aver ideologizzato il dibattito. “Se c’è stata ideologia – ha detto – è stato da parte di chi non ha preso le distanze da situazioni vergognose, coprendo inefficienze e compromissioni dei governi locali, in gran parte di sinistra”. Il presidente della Giunta regionale Enrico Rossi aveva precisato che la quantità di rifiuti campani accolti dalla Toscana “è irrisoria e non cambia certo il quadro delle possibilità di smaltimento nella nostra regione”. “Ho dato la disponibilità ad accogliere i rifiuti – ha detto Rossi – perché sono rimasto impressionato dal dibattito che si è sviluppato.

Nella prima Repubblica un problema del genere sarebbe probabilmente stato risolto da un funzionario con tre telefonate, invece si è ideologizzato la questione dando un’idea di grande spaccatura del paese, e fornendo al mondo un’immagine dell’Italia devastante. Che cosa ne abbiamo guadagnato in termini di dignità nazionale, ma anche di business?”. Anche l’assessore regionale all’Ambiente Anna Rita Bramerini aveva osservato “che si è trattato di una tempesta in un bicchier d’acqua”, perché la quantità di rifiuti accolti dalla Campania ammonta a 13.900 tonnellate, cioè 150 tonnellate al giorno per tre mesi.

Questo quando la Toscana, ogni giorno, produce e conferisce in discarica 7.000 tonnellate di rifiuti

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