Pitti Moda e controlli su maestranze a nero per smontare gli stand

Secondo il gruppo provinciale di Rifondazione comunista, che evidenzia il blitz dei Carabinieri con l'ispettorato del lavoro e l'Asl 10 dopo la chiusura della manifestazione Pitti, gli episodi non sono esauriti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 gennaio 2011 15:07
Pitti Moda e controlli su maestranze a nero per smontare gli stand

"Nuovi episodi di sfruttamento e di lavoro nero" secondo il gruppo provinciale di Rifondazione comunista che evidenzia il blitz dei Carabinieri con l'ispettorato del lavoro e l'Asl 10 dopo la chiusura della manifestazione Pitti: "Sono stati trovati operai a nero utilizzati da tre imprese nello smontaggio di stand a Pitti Immagine Uomo". Sette ditte su dodici sono state trovate fuori regola. Oltre alla presenza di lavoro nero e irregolare "sono state accertate violazioni delle norme antinfortunistiche e sulla sicurezza dei cantieri.

Sono state contestate dieci infrazioni di varia natura mentre sono state sospese le licenze per le tre aziende ("International time", "Tropea" e "Alfa 80") per l’utilizzo di lavoratori a nero". Il consigliere provinciale della Lega Nord Marco Cordone, richiamando il fatto che tra la sera del venerdì appena passato e la mattina di sabato 15 gennaio, controlli e accertamenti tra gli stand in dismissione di Pitti Uomo presso la Fortezza hanno portato tra l’altro alla sospensione delle licenze per alcune aziende ed a numerose sanzioni amministrative, con motivazioni legate a lavoro nero e sicurezza, chiede con una domanda d'attualità alla Giunta della Provinca "informazioni più dettagliate".

Cordone chiede anche "che cosa abbia fatto, stia facendo ed intenda fare questa Amministrazione, visto le importanti deleghe sul lavoro che gestisce, per arginare, contrastare e prevenire gli importanti fenomeni del lavoro nero e degli incidenti sul lavoro che purtroppo si verificano ancora numerosi nella nostra Provincia, nella nostra Regione e nel nostro Paese".

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