Toscana che cresce ma l'autosufficienza è a mesi alternati

E' quanto emerso dal convegno organizzato a Campi Bisenzio dalle Pubbliche Assistenze della Toscana per presentare il cortometraggio "Persone". Nel 2010 più 3% rispetto al 2009 ma il fabbisogno è cresciuto.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 gennaio 2011 19:11
Toscana che cresce ma l'autosufficienza è a mesi alternati

Donazioni, in Toscana l'autosufficienza è a singhiozzo. E questo nonostante l'aumento delle donazioni. E' quanto emerso questa mattina al convegno organizzato a Campi Bisenzio dalle Pubbliche Assistenze della Toscana per presentare il cortometraggio «Persone» per la regia di Roberto Merlino, voluto dalla commissione sangue proprio per incentivare i giovani a questo gesto di alto senso civico e umano. Dopo i saluti delle istituzioni, del presidente della Pubblica Assistenza di Campi, Valentino Zuardi e del responsabile della commissione, Nilo Carpita, si è tenuto un dibattito alla presenza della responsabile dei centri trasfusionali della Toscana, Simona Carli, del direttore del centro trasfusionale di Careggi, Gabriele Graziani, del referente per la comunicazione Anpas Vareno Cucini. E proprio durante il dibattito, moderato dal giornalista Marcello Lazzerini, con le conclusioni del presidente regionale Anpas, Romano Manetti, sono emersi i dati sulla situazione toscana.

"Nel 2010 - ha detto Simona Carli - abbiamo avuto 242000 donazioni, facendo segnare un +3% rispetto allo scorso anno, quando abbiamo fatto toccato quota 238.000. In due anni un incremento notevole, che testimonia la grande dedizione dei volontari toscani, ma nonostante tutto abbiamo dovuto cercare fuori regione più di duemila unità di sangue, perché il fabbisogno è aumentato dell’8,2%. La Toscana è una tra le regioni più prodighe per quanto riguarda i donatori, abbiamo 102 donazioni ogni mille abitanti.

Ma, tanto per fare un esempio, ci sono regioni dalle quali noi ci approvvigioniamo, che hanno una media di 32 ogni mille residenti, e sangue in avanzo. Nonostante l’elevato numero di donatori, noi abbiamo necessità di sangue ed emoderivati, perché diamo assistenza a molte persone, e perché i nostri centri clinici sono considerati d’eccellenza tanto che accolgono molti pazienti anche da fuori regione. Certo è che il settore trasfusionale è da tenere sotto attenzione anche dal punto di vista economico.

Perché in periodi di crisi occorre tenere conto anche di questo". La Regione, con l’autosufficienza per quanto riguarda i farmaci plasma derivati, risparmierebbe almeno circa quaranta milioni di euro. Attualmente ci sono mesi di totale autosufficienza, ma soprattutto nei mesi estivi il sangue deve essere acquistato fuori regione

Notizie correlate
In evidenza