Un film sulla genitorialità omosessuale

Alla seconda giornata del Florence Queer Festival (27 Novembre, Cinema Odeon, Piazza Strozzi) il racconto della prima marcia gay a Pisa negli anni '70

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 novembre 2010 15:16
Un film sulla genitorialità omosessuale

La seconda giornata del Queer Festival, Sabato 27 novembre al cinema Odeon (Piazza Strozzi, Firenze), prosegue con ricco programma di film. Si comincia alle 15.30 con Out in the Silence di Joe Wilson e Dean Hamer, che racconta la bufera che si abbatte su una depressa e tranquilla cittadina industriale della Pennsylvania quando viene pubblicato su un giornale l'annuncio di un matrimonio gay. Alle 16.30 una pagina di storia toscana con Pisa 1979-2009. La prima marcia gay 30 anni dopo, che racconta la prima marcia gay in Italia, svoltasi a Pisa il 24 novembre 1979.

Alle 17.30 alla ribalta Due padri per David di Renato Pugina (v.o. Italiano), alla presenza del regista e delle Famiglie Arcobaleno (Associazione genitori omosessuali). Il documentario, girato nell’arco di un anno, segue Mario e Valter nel loro percorso verso la genitorialità, tra l’Italia e la California. Alle 18.30 Postcard to Daddy di Michael Stock (v.o. inglese con sott. in italiano), è la tragica storia autobiografica degli abusi sessuali subiti dal regista Michael Stock da parte del padre.

In prima serata, (20.30) The Gus & Waldo Show di Massimo Fenati, alla presenza del regista, fiction sulle ansie e le inadeguatezze delle coppie etero e omosex nella società, ironicamente ispirata ai pinguini, per natura creature monogame. A seguire la brillante commedia lesbo And then came Lola di Ellen Seidler (v.o. inglese con sott. in italiano). Alle 22.00 Ander di Robert Caston (v.o. spagnolo/basco con sott.in italiano), alla presenza del regista. La storia di un contadino basco, Ander, che scopre una nuova vita nella sua inaspettata omossessualità.

Conlude la serata, alle 00.15, Prodigal Sons di Kimberly Reed (v.o. inglese sott. in italiano): un documentario pluripremiato nei festival internazionali, nel quale le problematiche dell’orientamento sessuale, dei legami familiari e della malattia mentale vengono esplorate dalla regista con intensità e sincerità, raccontando il proprio percorso nella provincia americana. Il Florence Queer Festival è organizzato dall’associazione Ireos, Centro servizi autogestito per la comunità queer di Firenze, in collaborazione con Eventi s.r.l.

e Arcilesbica Firenze. La Direzione Artistica è di Bruno Casini e Roberta Vannucci, l’organizzazione generale di Silvia Minelli e Fabrizio Ungaro, consulenti al festival Paolo Baldi e Massimo Poccianti.

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