Grassi: ''Da annullare le multe fatte la notte di Fiorentina-Empoli''

All'indomani del match di calcio arrivarono moltissime segnalazioni da parte di cittadini che avevano trovato sotto il tergicristallo della propria auto una multa per divieto di sosta, motivato dal mancato spostamento della vettura per la pulizia strade.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 novembre 2010 19:03
Grassi: ''Da annullare le multe fatte la notte di Fiorentina-Empoli''

“Lo proponemmo il giorno subito dopo la partita Fiorentina–Empoli di Coppa Italia del 26 ottobre scorso, e lo ribadiamo oggi: le multe elevate agli ignari cittadini di Campo di Marte nella notte tra il 26 e 27 ottobre scorso per divieto di sosta per lavaggio strade sono da annullare immediatamente in quanto frutto di un corto circuito tutto interno all’Amministrazione Comunale”. Lo affermano il consigliere comunale Tommaso Grassi e quello del Quartiere 2, Duccio Braccaloni. All'indomani del match di Coppa Italia, infatti, arrivarono moltissime segnalazioni da parte di cittadini che, la mattina del 27 ottobre, avevano trovato sotto il tergicristallo della propria auto una multa per divieto di sosta, motivato dal mancato spostamento della vettura durante la pulizia della strada. “Voteremo sia in Comune che in Quartiere qualsiasi atto che proponga l’annullamento delle multe in quanto illegittime poiché in base alle comunicazioni del sindaco Renzi sui propri siti la partita di Coppa Italia avrebbe dovuto far scattare una deroga alla normale pulizia della strada nella zona attorno allo Stadio e anche perché in alcune strade è prevista l’uso della Sweepy Jet che non obbliga allo spostamento del mezzo – hanno aggiunto i due consiglieri –.

Speriamo sinceramente che non si debba scoprire adesso che dopo annunci in grande stile del sindaco Renzi e della sua Amministrazione qualcosa non abbia funzionato e che i cittadini siano costretti a pagare le multe: questo sarebbe politicamente inaccettabile. Prima di annunciare in grande stile provvedimenti alla cittadinanza bisogna essere sicuri che siano effettivamente operativi e attivi e altrettanto necessario sarebbe appurare le responsabilità amministrative di questo episodio che rischia di colpire cittadini in buona fede”.

“L’unica responsabilità di tutto quanto è accaduto è del sindaco e della confusione causata dalle comunicazioni informali ai cittadini promosse dai suoi siti internet personali – concludono Grassi e Braccaloni –. A distanza di 20 giorni nessuno del Comune si è degnato di dare una risposta alla nostra interrogazione con cui si chiede una procedura d’urgenza visto il tema e la non remota possibilità per il Comune di incorrere in numerosi ricorsi da parte dei residenti multati. L’errore è stato fatto, adesso è il momento che lo si chiarisca, che il Comune chieda scusa e che sia ripristinata la correttezza dei rapporti tra cittadino e Comune”.

(fdr)

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