Presto a Castiglione i motorini e le biciclette saranno alimentati a idrogeno

Il comune grossetano ha ottenuto da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze il finanziamento di 50mila euro grazie all’interessamento diretto del sindaco Monica Faenzi.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 novembre 2010 15:43
Presto a Castiglione i motorini e le biciclette saranno alimentati a idrogeno

Motorini e biciclette alimentati a idrogeno. Ecco la nuova frontiera raggiunta dal Comune di Castiglione della Pescaia che ha ottenuto da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze il finanziamento di 50mila euro grazie all’interessamento diretto del sindaco Monica Faenzi. Il progetto è quello di posizionare delle pensiline fotovoltaiche in giro per il paese alle quali sarà collegato un dispositivo che tramite l’energia ricavata da pannelli solari e un processo definito elettrolisi riuscirà a ricavare idrogeno dall’acqua.

Questo idrogeno verrà accumulato in serbatoi appositi che fungeranno da carburante per biciclette e motorini. Questi ultimi saranno dati in dotazione alla polizia municipale mentre le biciclette verranno utilizzate da turisti e cittadini con il sistema già avviato del bike sharing. “L’elettrolisi è il metodo più comune per la produzione di idrogeno anche se incontra ancora notevoli ostacoli per la quantità limitata di idrogeno prodotta e per i costi, ancora troppo elevati, dovuti all’impiego di energia elettrica – spiega l’assessore all’ambiente, David Bulleri -.

Per risolvere questo problema, si prevede l’applicazione dell’elettrolisi con i pannelli solari. I costi maggiori sono rappresentati oggi dai sistemi fotovoltaici ed eolici i quali, nonostante i miglioramenti tecnologici previsti per i prossimi anni, richiedono e richiederanno ancora costi elevatissimi per la produzione di energia da impiegare nell’elettrolisi. Molte persone mi chiedono perché non usare l’idrogeno come fonte d’energia pulita giacché la sua combustione produce semplicemente acqua.

Tale entusiasmo va subito ridimensionato: l’idrogeno non è una fonte energetica primaria, ovvero non è un combustibile che si trova allo stato “libero” in natura. Esso deve essere prodotto a costo d’energia e denaro, attraverso l’elettrolisi o la trasformazione d’altre fonti energetiche primarie. Il passaggio ad un’economia energetica basata principalmente sull’idrogeno richiederà ancora molto tempo soprattutto a causa di diversi interessi commerciali. Ma questo rappresenta il nostro futuro, se vogliamo consegnare ai nostri figli un modo migliore di quello che abbiamo trovato noi, e soprattutto più pulito”. L’interesse a considerare l’idrogeno come fonte d’energia risale all'inizio degli anni ‘70, durante la crisi petrolifera.

La realizzazione di un tale sistema energetico era però strettamente correlata alla disponibilità d'energia elettrica a basso costo. Finita la crisi del petrolio e salito il prezzo dell'elettricità, i progetti di ricerca legati all’idrogeno sono stati progressivamente abbandonati. Nel corso degli anni ‘80 nuovi progressi sono stati raggiunti nell'ambito delle tecnologie relative alle risorse rinnovabili. La ricerca su sistemi energetici altamente efficienti basati su idrogeno e fonti rinnovabili è così tornata ad essere interessante. “Ringrazio il sindaco Monica Faenzi per essere riuscita ad ottenere dal ministero i finanziamenti per questo importante progetto – dice Bulleri -, pionieristico per tutta Italia, al quale ogni Comune dovrebbe adeguarsi per proiettare i cittadini verso un futuro rispettoso dell’ambiente”.

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