Prato: accessi pubblici alla rete wireless per cittadini, imprese e turisti

Alla rete territoriale si potrà accedere con un'unica password da qualsiasi postazione. Alla rete potranno connettersi istituzioni e privati per creare nuovi access point. Beltrame: “Un turista che attiva la connessione a Prato potrà usarla”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2010 14:16
Prato: accessi pubblici alla rete wireless per cittadini, imprese e turisti

PRATO– ProvinciaWIFI, accessi pubblici alla rete wireless per i cittadini e le imprese, ma anche per i turisti, attraverso una rete federata a cui possano connettersi anche altre istituzioni e privati, unendo le risorse e condividendo i benefici. E' questo in estrema sintesi l'obiettivo che la Provincia di Prato intende centrare per aggredire il problema del digital divide e incentivare l'utilizzo della rete. “L'accesso alla rete è un nuovo diritto, sia per i cittadini che per le imprese perché rappresenta uno strumento di competitività – ha spiegato stamani l'assessore Alessio Beltrame insieme al responsabile del CED della Provincia Stefano Bargiotti - Per questo la Provincia di Prato ha investito risorse importanti negli anni passati e adesso si impegna nuovamente scegliendo di condividere il progetto della Provincia di Roma che ha l'ambizione di creare una rete italiana di accessi gratuiti tra loro integrati”.

L'assessore ha detto fra l'altro di aver ricevuto numerose sollecitazioni sull'importanza di questo servizio, soprattutto dal mondo giovanile. Gli accessi (nella provincia di Roma per esempio sono già più di 5000 i punti previsti) consentiranno all’utente(lo studente, il turista, il professionista, il comune cittadino) di utilizzare le stesse credenziali per accedere alla rete da più spazi pubblici o privati della stessa città e da tutte le città e provincie che adotteranno il sistema.

Registrarsi è semplicissimo. Basta collegarsi all'access point e inserire i propri dati personali, si riceve subito la password e si può navigare con il proprio smartphone o portatile. Inoltre il sistema rappresenta una soluzione efficace ai problemi di sicurezza che l'abolizione del decreto Pisanu, del resto già annunciata dal Governo, potrebbe creare. “Immagino un turista, magari straniero, che apre la propria connessone e riceve la password a Prato e potrà poi usarla a Roma e in tutta Italia, via via che la rete si estenderà”, commenta Beltrame. Il progetto è completamente open source, integrabile con quelli che singoli Comuni o Province già hanno o stanno sviluppando.

E la Provincia di Prato ha già avviato un percorso di confronto con tutti i Comuni del proprio territorio. L’idea di fondo è di creare una rete di accessi pubblici e privati interconnessi tra loro, in modo che il cittadino con un'unica utenza (e una sola registrazione) valida in tutto il territorio provinciale, possa navigare attraverso gli access point. L'accordo con la Provincia di Roma, che sarà sottoscritto in tempi brevi, permetterà alla Provincia di Prato di utilizzare le infrastrutture per implementare e gestire il sistema, con notevole vantaggio in termini di tempo e di costi rispetto ad un progetto sviluppato in proprio.

A livello nazionale hanno già aderito per esempio la Regione Sardegna e il Comune di Venezia. La fase di start up (primi mesi del 2011) prevede l’installazione di 40 access point (forniti in comodato d’uso gratuito) da connettere all’interno di infrastrutture di rete già esistenti con connettività garantita (palazzi della Provincia, strutture comunali, luoghi di ritrovo). Saranno coinvolte altre strutture pubbliche, ad esempio Università e ospedale, e private (commercianti, associazioni no profit, ecc.) che abbiano l’interesse di fornire un servizio gratuito di accesso alla rete.

Il servizio ha un limite di traffico quotidiano di 300 Mbyte, più che sufficiente per l'accesso ai servizi Internet, a garanzia che il sistema sia a disposizione di tutti evitando abusi. Le prime postazioni a funzionare saranno nelle sedi della Provincia, a palazzo Buonamici, palazzo Novellucci e palazzo Vestri, nel giardino che si affaccia su via Cairoli, in Piazza San Francesco e Piazza Duomo. La Provincia di Roma ha lavorato in collaborazione con il Consorzio interuniversitario per le Applicazioni di Supercalcolo per Università e Ricerca (CASPUR), che ha realizzato e testato il sistema che attualmente copre le esigente di circa trentamila utenti iscritti.

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