Schiacciato dal muletto nella Cava di gesso

Operaio 47enne è morto ieri schiacciato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 ottobre 2010 15:19
Schiacciato dal muletto nella Cava di gesso

Tragedia di Roccastrada. Un operaio di 47 anni, Leonardo Fracassi, è morto ieri in un incidente sul lavoro avvenuto in una cava di caolino in località Tamburino, nel comune di Roccastrada (in provincia di Grosseto) mentre guidava un muletto in discesa. “Un’altra morte bianca, un altro uomo, padre e marito che ha perso la vita durante il proprio lavoro. Dobbiamo mettere la parola fine su questa lunga scia di sangue”, è il commento del sindaco di Castiglione della Pescaia, onorevole Pdl, Monica Faenzi, sul grave incidente sul lavoro accaduto ieri, 20 ottobre, nelle cave di gesso di Roccastrada.

“Adesso provo soltanto dolore e amarezza. Ogni volta ripetiamo di fronte a tragedie del genere, che si poteva fare qualcosa in più, si doveva fare qualcosa in più. Ma è sempre troppo poco e troppo tardi. In questo momento mi preme solo testimoniare il mio cordoglio personale e la vicinanza dell’istituzione comunale di Castiglione ai familiari di Leonardo Fracassi”. Il sindaco di Castiglione ha comprato una casa a Roccastrada da poco tempo “per cui questa morte mi ha particolarmente toccato, visto che amo Roccastrada e i suoi cittadini e Leonardo era un uomo molto conosciuto in paese.

Un motivo in più per riflettere e darci da fare affinché le norme relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro vengano affinate sempre di più”. “E’ nostro dovere denunciare i rischi conseguenti al mancato rispetto delle regole sulla sicurezza nei luoghi di lavoro - dice Faenzi -, ma dobbiamo anche porci domande di tipo etico e legislativo. Questo è il nostro dovere di politici per cercare di porre un freno a questa guerra quotidiana”. “Tanto più che l’incidente di ieri è il secondo grave evento che si verifica nell’arco di poco tempo nella cava gessi di Roccastrada.

Vanno chiarite al più presto le cause dei due incidenti e se ci sono responsabilità da parte dell’azienda qualcuno deve pagare. Non è possibile che si possa continuare a morire restando continuamente impuniti”. “Non è più accettabile che in Italia si continui a morire ogni giorno mentre si lavora. Anche da parlamentare mi impegnerò per sensibilizzare il più possibile i datori di lavoro e i dipendenti, a riflettere sulle rispettive responsabilità nell’assicurare il rispetto delle normative di sicurezza.

Il Governo ha fatto molto in questi anni per salvaguardare la sicurezza di chi lavora. E mi meraviglio che l’onorevole Sani sia così miope di fronte all’operato del ministero, dimostrando anche poca sensibilità e scarso realismo davanti a un’altra tragedia che ha colpito la nostra terra. Le lacrime da coccodrillo in questo caso sono solamente le sue”.

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