Legambiente e le Aziende locali contro i tagli al trasporto pubblico

Per dire No ai tagli del Governo Legambiente e le Aziende del territorio scrivono una Cartolina di protesta invitando gli utenti a partecipare per non dover ridurre nel 2011 servizi e posti di lavoro ed arrivare al 2012 senza alcuna copertura finanziaria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 ottobre 2010 14:56
Legambiente e le Aziende locali contro i tagli al trasporto pubblico

Una protesta presentata all'interno della Biglietteria Sita di Firenze promossa da Legambiente toscana e Confservizi ASSTRA e Anav, le associazioni delle aziende pubbliche e private di trasporto pubblico locale su gomma. Il titolo della campagna è piuttosto chiaro "No Tagli al Trasporto" con tanto di sito web dedicato www.notaglialtrasporto.it dal quale sarà possibile inviare la cartolina virtuale (ma ce ne sono anche di cartacee) a sostegno del trasporto pubblico. "Con il Bilancio 2011 la Regione definirà quante saranno le risorse destinate ai trasporti a seguito dei tagli effettuati dalla Finanziaria e così siamo ad informare cittadini ed utenti dei probabili disagi cui andranno incontro, loro come utenti, noi come operatori del settore" queste le parole dei promotori. "Serve che la Regione - ha dichiarato Alfredo de Girolamo - presidente di Confservizi Cispel - ci sostenga cercando di mantenere la vivibilità nelle nostre città, trovando tutte le risorse possibili da dedicare al settore per tamponare gli effetti drammatici dei tagli.

Noi siamo favorevoli e pronti a sederci per pianificare una riorganizzazione del sistema come annunciato dal governatore Enrico Rossi, ma è una Riforma che potrà avere vita con le opportune risorse, altrimenti pregiudicheremmo la quantità delle corse, la durata del servizio penalizzando, studenti, disabili, pendolari, gli anziani e chiunque sia sprovvisto di mezzo privato" Piero Baronti presidente di Legambiente toscana spiega la necessità della realtà ambientale da lui presieduta di attivarsi in un momento come questo al fianco degli operatori del servizio per scongiurare una deriva sociale verso l'inquinamento globale del territorio che tornerebbe fortemente al mezzo privato come unica alternativa con la conseguenza di venire meno a qualsiasi dettame ambientale, a qualsiasi legge di contenimento dei consumi e delle emissioni in un territorio che andrebbe oscurandosi dietro la necessità del diritto alla mobilità. "Una sciagura per l'ambiente - spiega Baronti - invece di investire su treni, bus, tramvie e opere pubbliche si tradisce il futuro e si torna indietro di anni" Alla conferenza ha preso parte anche il presidente di ATAF Filippo Bonaccorsi che ha dichiarato: "Dobbiamo difendere i posti di lavoro, dietro ogni posto di lavoro c'è una famiglia e non dobbiamo nasconderci dietro un sistema già esistente che sicuramente può essere migliorato.

Il Governo non ci ha detto di voler tagliare ottimizzando i costi, ma piuttosto di voler tagliare e poi dobbiam vedercela noi. Ma noi siamo un servizio sociale al pari di tanti altri noi non trasportiamo merce ma persone, persone che non solo girellano per le città ma che hanno necessità di arrivare a scuola, di andare a fare spesa, di poter raggiungere luoghi altrimenti impensati, vedere la categoria dei disabili o coloro che vanno a trovare i parenti nelle strutture di cura sanitarie. Non vogliamo arricchirci con la vendita dei tagliandi né crearci dei fatturati operando sull'aumento delle tariffe, perché a questo portano i tagli e non vorremmo arrivarci" Il presidente di TIEMME S.p.a. Massimo Roncucci, coordinatore delle aziende pubbliche in Toscana ha tenuto a precisare che la Regione che subisce un taglio deve attutirne gli effetti e non subirlo rilanciandolo sugli interessati.

Il Decreto Legge proposto dal governo introduce il comma per la redistribuzione dei fondi FAS destinati per la grande maggioranza al Sud ad interventi urgenti su Sanità e Trasporti, ma sono fondi utilizzabili in non si sa quale misura e solo per il 2011 non ripetibili per il 2012 si tratta dunque di un contentino per sopravvivere e non per poter programmare una riorganizzazione in un momento di crisi e neppure il mantenimento di uno status che ci trovi pronti al momento di una eventuale ripresa" Il volantino della campagna sarà appeso dentro 3000 autobus urbani ed extraurbani, e continuerà l'azione informativa con presidi nelle varie città capoluogo di provincia presso i terminal dei sngoli operatori. di Antonio Lenoci

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