Campi Rom Firenze. Il Pdl vuole una commissione d'inchiesta

Castelnuovo Tedesco: "Da anni si sono dimostrati solo delle baraccopoli degradate, che, costituendo una vera e propria emorragia al bilancio del Comune e della Regione, non hanno mai realmente integrato i nomadi con i fiorentini".

Redazione Nove da Firenze
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27 agosto 2010 16:27
Campi Rom Firenze. Il Pdl vuole una commissione d'inchiesta

"Sui campi rom l’amministrazione comunale deve fare chiarezza. Si faccia subito la commissione di indagine sull’entità e la natura delle spese sostenute per i campi nomadi proposta dal Pdl e si faccia chiarezza sul loro effettivo smantellamento", dichiara il consigliere del Quartiere 5 Guido Castelnuovo Tedesco (Pdl). "La gestione campi nomadi è da sempre assegnata ai Quartieri – ha spiegato – e nella precedente consiliatura la Giunta Domenici e la Presidenza Collesei non sono riuscite a smantellare definitivamente il campo dell’Olmatello, come invece aveva promesso persino nel programma di mandato, accumulando oltre 1milione e mezzo di euro dal 2007, anno in cui doveva essere chiuso". "La questione di campi rom deve essere prontamente risolta – conclude Castelnuovo Tedesco – perché da anni si sono dimostrati solo delle baraccopoli degradate, che, costituendo una vera e propria emorragia al bilancio del Comune e della Regione, non hanno mai realmente integrato i nomadi con i fiorentini". “Non solo i campi sono una non soluzione al problema dell’integrazione delle etnie Rom e Sinti, ma anche quando si dà loro la possibilità di integrarsi il Comune persegue lo stesso una politica assistenzialista frugando nelle tasche dei contribuenti.

Una politica molto più facile e comoda che non un vero controllo sulle loro possibilità ed entrate economiche o sul tenore di vita di chi possiede auto di lusso e antenne satellitari. Per questo rilanciamo la proposta avanzata dai consiglieri Pdl Marco Stella e Stefano Alessandri per una commissione di indagine che faccia chiarezza sull’entità e la natura delle spese sostenute dall’amministrazione comunale per mantenere i campi”. Questa la dichiarazione della vicecapogruppo Pdl Bianca Maria Giocoli. Un caso su tutti, secondo Giocoli, è rappresentato dall’insediamento del Guarlone: "Quanti, tra i nostri concittadini, non ce la fanno a pagare le bollette a fine mese o sono costretti a rinunciare a cambiare la caldaia o altro potrebbero pensare di presentare domanda per entrare al villaggio del Guarlone.

Questa è la nostra conclusione, dopo aver letto la risposta dell’amministrazione all’interrogazione sull’insediamento". "Prendiamo atto – ha rilevato l’esponente del centrodestra - che nei sei nuclei familiari solo un capofamiglia è disoccupato, ma la moglie lavora, mentre negli altri lavorano sia il marito che la moglie. Tuttavia ci sono migliaia di euro di utenze arretrate o caldaie o altri impianti non pagati a cui hanno sopperito i servizi sociali". "Invece che strapparsi le vesti, stendersi nelle piazze o dare luogo ad altre forme di protesta – ha concluso Bianca Maria Giocoli - facciamo in modo che i Comuni evitino di spendere ‘male’ i soldi di tutti indirizzando invece i denari dei fondi dei servizi sociali a chi ha veramente bisogno e se lo merita".

(fdr)

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