Latte materno a Montale: denuncia contro la Regione

Il Coordinamento dei Comitati della Piana denuncia la mancata emissione delle ordinanze di divieto di consumo e commercializzazione dei cibi prodotti in area di ricaduta. Il presidente Rossi dopo la notizia: «Ancora in corso l’indagine tecnica»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 luglio 2010 19:47
Latte materno a Montale: denuncia contro la Regione

Il 27 marzo 2010, il Forum Ambientalista, il Comitato per la chiusura dell'inceneritore di Montale e i Cittadini Uniti Montemurlesi, supportati dall'Avv. Claudio Tamburini hanno notificato una diffida al Presidente della Giunta Provinciale di Pistoia e i sindaci dei Comuni di Montale, Quarrata, Agliana, Pistoia, Montemurlo e Prato, affinchè questi ognuno per le proprie competenze, emettesero le giuste le ordinanze di divieto al consumo e alla commercializzazione di quanto prodotto in area di ricaduta degli inceneritori di Montale e di Baciacavallo.

Le motivazioni di tale richieste, originano dalla preoccupazione per le massive emissioni di diossine (quasi 7 volte i limiti consentiti dalla legge) fuoriuscite per almeno 75 giorni nel 2007 dall'inceneritore di Montale, nonché dalla conoscenza (se pur tardiva e incompleta) dei risultati sui monitoraggi ambientali e biologici eseguiti su campioni biologici e su animali (in particolare polli) in area di ricaduta dell'inceneritore e che hanno dimostrato -secondo il Coordinamento dei Comitati della Piana- la grave contaminazione da diossine e PCB in tutta l'area. I Sindaci non hanno provveduto ad emettere le ordinanze di divieto di consumo e commercializzazione di quanto prodotto nelle aree contaminate.

Dopo che sono stati resi noti i risultati delle analisi volontarie a cui si sono sottoposte due madri di Agliana e Montale che hanno fatto analizzare il latte con cui nutrivano i figli neonati -latte che contiene livelli molto alti di diossine simili al profilo dei PCB emessi dall'impianto di incenerimento e al profilo dei PCB riscontrati nella carne di pollo- i comitati hanno presentato una denuncia alla Procura della Repubblica, affichè questa, attraverso l'ampia documentazione a disposizione, voglia valutare se nei fatti denunciati susssistano a carico del Presidente della Regione e dei Sindaci diffidati, responsabilità penalmente rilevanti. «Sul caso dell'inceneritore di Montale e dell'emissione di diossine, ho ordinato ai tecnici della Regione un'indagine approfondita che è ancora in corso.

La serietà e il rispetto del rigore scientifico impongono di essere in possesso dei risultati completi dello studio prima di intraprendere qualsiasi iniziativa ed emettere ordinanze. Lo dichiara il presidente Enrico Rossi dopo aver appreso della denuncia a suo carico da parte del coordinamento dei comitati della Piana di Firenze-Prato-Pistoia, insieme al Forum ambientalista nazionale. «Com’è evidente – conclude il presidente Rossi - i comitati con questo atteggiamento non scelgono il dialogo con le istituzioni e con i loro rappresentanti democraticamente eletti, ma ragionano secondo una sola logica: o la si pensa come loro o si è nemici da combattere.

Noi siamo sereni e continueremo a lavorare forti del voto dei cittadini toscani, perseguendo il bene comune che è al di sopra degli egoismi e degli interessi particolari, nel doveroso e sacro rispetto della legge».

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza