La Fiorentina restituisce la Torre di Maratona al vecchio splendore

La Fiorentina, attraverso l'iniziativa Estate Viola, ha il merito grandissimo di aver restituito alla Città di Firenze l'emozione di rivedere il gioiello della Torre di Maratona illuminato. Si tratta di un'opera d'arte dell'ingegner Nervi.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 luglio 2010 23:25
La Fiorentina restituisce la Torre di Maratona al vecchio splendore

La Fiorentina, attraverso l'iniziativa Estate Viola, ha il merito grandissimo di aver restituito alla Città di Firenze l'emozione di rivedere il gioiello della Torre di Maratona illuminato. Si tratta di un'opera d'arte dell'ingegner Nervi che torna a mostrare, in notturna, tutto lo slancio delle sue linee 'svelte e svettanti'. Firenze recupera a pieno una delle sue torri, un capolavoro che è anche simbolo della propria identità. La Torre di Maratona è esemplificativa di una tendenza e di un linguaggio architettonico ben legato a precisi intenti politico-propagandistici dell’epoca fascista ma, al contempo, non è possibile trascurarne l'oggettiva bellezza e l'agilità delle linee cui la dotata l'arte di Pier Luigi Nervi. L’edificio, realizzato nel 1931, si sviluppa secondo la proiezione telescopica di semplici linee architettoniche che compongono una costruzione a tre piani.

Il prospetto anteriore è pausato da livelli che racchiudono, sopra il terrazzo che copre la gradinata, finestroni in vetro bianco che si sviluppano per tutta l'altezza della struttura. La sua recente illuminazione notturna costituisce non solo il simbolo del pieno restauro ma anche della riqualificazione di un impianto sportivo che ha dato e sta dando da quasi un secolo un contributo significativo alla comunità fiorentina. Nel momento in cui Firenze guarda allo sviluppo del suo nuovo polo sportivo attraverso l'auspicata Cittadella Viola, è importante riportare ai fasti del passato quel gioiello architettonico chiamato Torre di Maratona tornata finalmente accesa.

La sua luce svettante ha il significato di recuperare completamente alla città di Firenze un bene architettonico e paesaggistico unico ed altamente rappresentativo.

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