Nardella: ''Collaboriamo per combattere le infiltrazioni della criminalità''

"Quanto è emerso dalle cronache di questi giorni in merito a fenomeni di criminalità infiltrata nel settore imprenditoriale del mercato italo-cinese è un pericolo campanello di allarme sull’inasprimento di un fenomeno già noto".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 giugno 2010 18:01
Nardella: ''Collaboriamo per combattere le infiltrazioni della criminalità''

“Colgo l’occasione di questa importante giornata di lavoro per lanciare un appello al console cinese e agli ospiti della delegazione di Ningbo: collaboriamo i modo pieno e concreto per affrontare con decisione i fenomeni di criminalità, che rischiano di indebolire ogni altra iniziativa di cooperazione nel settore economico”. Sono le parole del vicesindaco Dario Nardella, che stamani ha portato il saluto dell’amministrazione comunale al seminario organizzato al Grand Hotel per far incontrare le imprese fiorentine con quelle della città cinese, presenti anche l’assessore a turismo e moda Elisabetta Cianfanelli, l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, il vicesindaco di Ningbo Wu Hemin, il console generale della Cina a Firenze Zhou Yunqi, il vicedirettore della comissione economica del Comune di Ningbo Li Haiyuan e il chairman di Nigbo Ye Ronghzhong, oltre al consigliere del sindaco Renzi per la promozione internazionale Silvano Gori e Nadia Sportolaro di Promofirenze, Stefano Giovannelli direttore di Toscana Promozione, Lorenzo Stanca managing partner Mandarin Capital Partners e Mario Razzanelli. “Questa giornata di lavoro costituisce un’opportunità strategica per migliorare le relazioni economiche e culturali fra Firenze e Ningbo, nel reciproco interesse: da un lato l’opportunità per le imprese fiorentine di potenziare l’export nel mercato cinese, a partire dall’innovazione tecnologica, la moda, il design, il manufatturiero di alta gamma; dall’altro l’interesse di Ningbo (una delle città cinesi in maggiore crescita) di acquisire know-how e strumenti innovativi dalla realtà economica fiorentina”.

Ma per il vicesindaco tutto questo può essere possibile “solo a condizione che ci sia un rapporto fra le due realtà, e più in generale fra Italia e Cina, basato sulla concorrenza leale e sul rispetto delle leggi. Quanto è emerso dalle cronache di questi giorni in merito a fenomeni di criminalità infiltrata nel settore imprenditoriale del mercato italo-cinese è un pericolo campanello di allarme sull’inasprimento di un fenomeno già noto. E che insieme dobbiamo combattere”. (ag)

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza