Rubava caschi da motociclista da un deposito per poi rivenderli

Tradito da un volantino artigianale utilizzato per promuoverne la vendita: denunciato dalla polizia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 giugno 2010 23:45
Rubava caschi da motociclista da un deposito per poi rivenderli

Sottraeva caschi da motociclista da un deposito di Prato dove lavora per poi rimetterli sul mercato a prezzo agevolato e ricavarne guadagno. E’ stato identificato e denunciato dagli investigatori del Commissariato San Giovanni della Questura di Firenze, diretto dalla dr.ssa Rosaria Gallucci. Si tratta di un cittadino albanese, trentunenne ed in regola con il permesso di soggiorno. A denunciare i furti, che secondo quanto riferito agli uomini del Commissariato si protrarrebbero dal 2009, è stata la vittima, titolare di una società importatrice e distributrice dei caschi sottratti con sede a Firenze.

A tradire l’albanese, con precedenti per reati contro il patrimonio e denunciato per ricettazione, è stato un volantino artigianale realizzato per pubblicizzare la vendita dei caschi protettivi, ed esposto presso un bar di Calenzano, abitualmente frequentato da appassionati delle due ruote. Il prezzo pubblicizzato era di 100,00 euro, ben inferiore al valore di mercato. Gli uomini del Commissariato, dopo aver effettuato i riscontri del caso, hanno predisposto un servizio mirato che ha dato le conferma ai sospetti investigativi.

Il cittadino albanese, infatti, è stato sorpreso con 6 diversi colli contenenti complessivamente 47 caschi da motociclista della marca corrispondente a quelli denunciati. I caschi erano all’interno dell’auto in uso allo stesso cittadino albanese, che non ha saputo dare una valida spiegazione circa il possesso di quei prodotti. Da un più approfondito controllo, poi, i poliziotti hanno riscontrato nei caschi la presenza dei numeri seriali corrispondenti a quelli sottratti. Tra quelli recuperati figura anche un particolare modello consegnato in deposito per la distribuzione solo presso la ditta dove lo stesso denunciato lavora.

Il valore complessivo della merce recuperata è pari a circa 10.000 euro.

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