Sottopasso TAV Firenze: sopralluogo agli ex Macelli

Questa mattina le commissioni ambiente e lavoro di Palazzo Vecchio si sono recate a visitare il cantiere dell’Alta Velocità nell’area degli ex Macelli dove dovrebbe nascere la Stazione Foster. I commenti di Cruccolini, Collesie, De Zordo e Grassi.

Redazione Nove da Firenze
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17 giugno 2010 19:10
Sottopasso TAV Firenze: sopralluogo agli ex Macelli

Completamento dell’attivazione delle centraline per il controllo dell’inquinamento, monitoraggio delle polveri, delle acque e l’esame dei materiali di scavo. E’ quanto è emerso durante il sopralluogo delle commissioni ambiente e lavoro che stamani sono state a visitare il cantiere dell’Alta Velocità nell’area degli ex Macelli dove dovrebbe nascere la Stazione Foster. “Abbiamo trovato un cantiere in ordine – hanno spiegato il presidente Cruccolini (SeL) e Collesei (Pd) -.

E vogliamo ringraziare Italferr e Rfi per la visita esaustiva di oggi. Abbiamo infatti visitato anche tutta l’area riguardante l’ex Centrale del latte e ex Macelli dove durante la bonifica erano stati trovati materiali di ogni sorta, curiosamente, anche una barca”. Cruccolini ha voluto poi ribadire l’attenzione ai materiali e all’esame di essi e raccomanda “che vengano esaminati qui e non a Cavriglia dove sarebbe più difficile scongiurare l’utilizzo di terreni inquinanti ed eventuali occultamenti.

Confidiamo anche nell’Arpat – ha aggiunto Cruccolini - affinché anche a sorpresa effettui controlli e monitoraggi”. E la presidente Collesei ha aggiunto: “L’attenzione al cantiere proseguirà anche nel futuro anche sotto il profilo della sicurezza dei cantieri dove ora operano 50 persone e saranno 400 nei momenti di picco”. (lb) De Zordo e Grassi: "I lavori sono già partiti e il Comune non avuto i progetti completi" "Già da alcuni mesi il Comune di Firenze ha richiesto a Rfi l'intero progetto esecutivo del passante stazione AV ma ha avuto solo i documenti riguardanti l'aspetto ambientale analizzati dall'Osservatorio.

Eppure abbiamo avuto conferma ufficiale che a Campo di Marte i lavori veri e propri per la realizzazione del pozzo della fresa sono già partiti". Così Ornella De Zordo (perUnlatracittà) e Tommaso Grassi (Spini per Firenze). "Incredibile - aggiungono i due - che un'opera di tale entità venga avviata senza che al Comune vengano forniti i progetti completi. E questo è stato confermato sia dalla dirigente Rfi che questa mattina ha guidato il sopralluogo al cantiere nell'area ex Macelli delle Commissioni Ambiente e Lavoro, sia dal funzionario comunale preposto all'Ufficio Nodo.

Il Comune di Firenze deve, anche per questo aspetto non certo secondario, far valere il proprio ruolo presso Rfi e Italferr e tutelare i cittadini non delegando i controlli agli stessi soggetti che realizzano l'opera. Perché ricordiamo che in questo mega progetto Italferr è al tempo stesso controllore e controllato".

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