Firenze: le telecamere dei negozi 'in diretta' per polizia e carabinieri

Un protocollo firmato ieri in Prefettura a Firenze consentirà agli esercizi commerciali di dotarsi di un nuovo tipo di allarme che in caso di rapina invierà in tempo reale le immagini al forze dell'ordine.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 aprile 2010 14:23
Firenze: le telecamere dei negozi 'in diretta' per polizia e carabinieri

Un protocollo firmato ieri in Prefettura a Firenze consentirà agli esercizi commerciali di dotarsi di un nuovo tipo di allarme che in caso di rapina invierà in tempo reale le immagini al forze dell'ordine. Basterà premere un tasto in caso di rapina e le centrali operative di polizia e carabinieri riceveranno in tempo reale le immagini di quanto accade. Lo prevede un protocollo d'intesa per rendere più sicuri gli esercizi commerciali siglato ieri a Palazzo Medici Riccardi tra prefettura ed associazioni di categoria di settore.

Negozi, tabaccherie, farmacie, gioiellerie e benzinai potranno dotarsi, grazie all'accordo, di un nuovo sistema di allarme video, attivabile con la semplice pressione di un pulsante, per segnalare alle forze di polizia una situazione critica richiedendo così il loro tempestivo intervento. Le immagini potranno essere trasmesse direttamente oppure tramite i centri controllo degli istituti di vigilanza privata a servizio dell'esercente. Si tratta di un nuovo dispositivo, basato su telecamere di videosorveglianza, che costituisce "un ulteriore tassello - ha spiegato il prefetto Andrea De Martino - dell'attività di contrasto alle rapine negli esercizi commerciali che in provincia di Firenze sono comunque diminuite del 3,2% nel 2009 rispetto all'anno precedente".

L'iniziativa si inserisce nell'ambito di un progetto nazionale, siglato dal ministro dell'Interno Maroni con Confcommercio e Confesercenti, che ha stabilito i criteri generali di collaborazione tra il Viminale e le confederazioni del settore allo scopo di tutelare gli operatori commerciali. Il protocollo fiorentino include anche alcune particolari categorie, come tabaccherie, farmacie, gioiellerie e benzinai, maggiormente esposte al rischio rapina. Hanno firmato l'accordo, oltre Confcommercio e Confesercenti, Confartigianato, Ordine dei farmacisti, Associazione titolari di farmacia, Afam, Assotabaccai, Federazione orafi e gioiellieri e Federazione autonoma italiana benzinai. Per quanto riguarda i costi, apparecchiature, collegamenti e manutenzione saranno a carico dell'esercente che potrà avvalersi delle ditte che riterrà più idonee, sottoponendo preventivamente i materiali prescelti a polizia e carabinieri perché sia valutata la rispondenza alle caratteristiche del capitolato tecnico.

Agevolazioni economiche sono previste dalla Legge Finanziaria 2008 che riconosce a commercianti, ristoratori e tabaccai, per il triennio 2008-2010, un credito d'imposta dell'80% per l'acquisto e l'installazione di misure di difesa passiva, compresa la videosorveglianza. Deduzioni forfetarie per i gestori di impianti di carburante. "Le intese firmate in passato - ha detto De Martino - hanno dato risultati positivi e mi auguro che anche questo accordo possa sviluppare effetti analoghi a quello siglato con Poste Italiane che ha permesso di ridurre del 78% le rapine negli uffici postali". Il protocollo individua anche altri dispositivi e accorgimenti per scongiurare le rapine: alle farmacie, per esempio, viene consigliato di adottare lo sportello di sicurezza attraverso il quale servire la clientela negli orari pomeridiani di chiusura e l'impiego delle guardie giurate per assistere il farmacista alla fine del turno notturno, mentre per le tabaccherie, dove solitamente circola molto denaro contante, viene proposto di avvalersi dei servizi offerti dalle banche telematiche per facilitare i pagamenti con moneta elettronica.

Per quanto riguarda i benzinai, l'associazione di categoria Faib effettuerà in provincia una ricognizione delle stazioni di servizio per censire quelle più isolate o scarsamente illuminate in modo da apportare soluzioni migliorative. Il protocollo ha la durata di quattro anni, con la possibilità di essere tacitamente rinnovato entro il 30 giugno 2014.

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