Parte dalla Toscana la richiesta di una legge nazionale per le lavanderie

Il settore lavanderie è da anni in un preoccupante trend negativo accelerato dalla crisi e dalla conseguente contrazione dei consumi: nella Provincia di Firenze le lavanderie artigiane sono ormai solo 300 e 500 in totale in Toscana.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 aprile 2010 19:28
Parte dalla Toscana la richiesta di una legge nazionale per le lavanderie

Gli imprenditori delle lavanderie sono stanchi di lavorare in una giungla con centinaia di regolamenti diversi a distanza di pochi chilometri. Parte dalla Toscana la richiesta di una legge nazionale, di regole di manutenzione e di etichette chiare e veritiere. “Per le attività di tintolavanderia non solo ogni nazione ha le sue regole – spiega il presidente del settore tintolavanderie di Cna Toscana, Giovanni Molinari - ma anche ogni regione ha le sue regole e ogni provincia e ogni comune: centinaia di regolamenti diversi a distanza di pochi chilometri! C’è la necessità di una normativa almeno nazionale che definisca anche le regole della manutenzione (metodologia, tempistica, temperature, ecc.).

Essenziale inoltre un rapporto di partnership con i produttori di tessuti e di abbigliamento, perchè i capi d’abbigliamento siano forniti di etichette chiare e veritiere: le norme in questo caso ci sono, ma non vengono rispettate”. “Stiamo lavorando – aggiunge Molinari, che è anche vice presidente nazionale del settore - per costituire un organismo europeo per la manutenzione tessile che dialoghi con la Ue e gli Stati, sia per tutelare le imprese, sia per proporre e realizzare in partnership con le istituzioni nazionali ed europee percorsi ed azioni finalizzati allo sviluppo ed alla qualificazione del settore”. Per questi motivi e per individuare le strategie migliori per la qualificazione e lo sviluppo delle attività di tintolavanderia, la Cna organizza un convegno su "La Manutenzione del Tessile tra presente e futuro" domenica 18 aprile, con orario 9:30-17, a Firenze (Grand Hotel Mediterraneo, Lungarno del Tempio 44), al quale parteciperanno, oltre ai dirigenti regionali e nazionali della Cna, esperti europei e americani. Il settore lavanderie è da anni in un preoccupante trend negativo accelerato dalla crisi e dalla conseguente contrazione dei consumi: nel 2001 in Italia le aziende erano 22.600, oggi sono appena 14.000.

Nella Provincia di Firenze le lavanderie artigiane sono ormai solo 300 e 500 in totale in Toscana. Le imprese che ancora operano sul mercato sono fortemente preoccupate, poiché sono impegnate da anni in processi di qualificazione aziendale che interessano non solo titolari e dipendenti, ma anche le attrezzature, il cui rinnovo periodico è necessario per il naturale processo di obsolescenza e per le esigenze di risparmio energetico e tutela ambientale. Anche in questo settore inoltre l’innovazione e il cambiamento della quantità e della qualità della domanda, spingono le imprese ad adeguarsi e qualificarsi, pena il rischio di uscire dal mercato.

È importante attivare un processo di sviluppo che consenta anche a queste imprese di divenire moderne, competitive e redditizie, individuando i percorsi idonei per una possibile ristrutturazione dell’offerta e per una riqualificazione tecnico-manageriale del sistema di competenze del settore, a cominciare dalla qualificazione professionale dei titolari.

Notizie correlate
In evidenza