Master per valutare gli interventi di politica sociale e sviluppo territoriale

Una nuova generazione di funzionari per la valutazione dei progetti uscirà dal Master in “Valutazione degli Interventi di Politica Sociale e di Sviluppo Territoriale” dell’Università di Pisa con il contributo della Fondazione BML.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2010 14:28
Master per valutare gli interventi di politica sociale e sviluppo territoriale

Una nuova generazione di funzionari che potranno operare all’interno di fondazioni bancarie, enti no-profit, aziende, pubbliche amministrazioni, preparati sui temi e le tecniche della pianificazione strategica e della valutazione di progetti singoli e di programmi complessi di politica sociale e di sviluppo territoriale. Formarli è l’obiettivo del Master in “Valutazione degli Interventi di Politica Sociale e di Sviluppo Territoriale” (VIPST) che con 16 allievi ammessi da tutta Italia (selezionati tra 40 candidature), di cui 5 uditori, festeggia il primo mese di attività. Il Master è promosso dall’Università degli Studi di Pisa in collaborazione con l’Associazione Italiana di Valutazione, con il contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca e con il patrocinio della Consulta Toscana delle fondazioni bancarie.

“Quest’anno abbiamo ricevuto 800 domande di richieste di contributi per un totale di oltre 16 milioni di euro – ha spiegato il presidente della Fondazione BML avvocato Alberto Del Carlo –, ma potremo soddisfarne solo una parte, per un massimo di circa 3 milioni di euro. Questo è un esempio per far capire quanto possa essere utile una figura con le competenze adatte per valutare e, quindi, selezionare, i numerosi progetti che ogni anno provengono dai bandi. Una corretta valutazione dei progetti di politica sociale e di sviluppo del territorio è presupposto necessario per il buon uso delle risorse disponibili e per l’ottimizzazione degli interventi da parte delle istituzioni pubbliche, delle organizzazioni private e delle imprese - continua il presidente -.

E’ per questo che la Fondazione BML, già impegnata in una selezione dei progetti il più possibile efficiente attraverso la sua Commissione di esperti di settore, ha ideato e sostiene questo Master per la formazione di quella professionalità interdisciplinare del valutatore nuova e ancora troppo rara nel nostro Paese. Inoltre, quello che questo master può fornire, è un modello che può essere esportato anche ad altri settori. L’Acri stesso, Associazione che riunisce le casse di risparmio e le banche del monte italiane, potrebbe prenderlo a modello”. “La qualità e la territorialità – afferma Andrea Casali, componente dell’Organo d’Indirizzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca e amministratore delegato di Scudo Consulting & Training che ha gestito l’organizzazione pratica del Master – sono i due aspetti in base ai quali il settore Formazione della Fondazione BML eroga i contributi ai progetti presentati.

E’, infatti, essenziale che le erogazioni abbiano ricadute sul nostro territorio, contribuendo al suo sviluppo culturale ed economico-sociale”. “Unico a livello nazionale, questo master offre una preparazione tecnico-professionale che riflette le esigenze concrete di enti pubblici, ma anche di aziende e organizzazioni private – spiega il professor Gabriele Tomei, direttore del Master -. È quindi immediatamente spendibile sul mercato del lavoro per ruoli di responsabilità nelle aree della pianificazione strategica e della valutazione di processo e di prodotto di organizzazioni complesse, private e pubbliche”.

Non è un caso, che l’Associazione Italiana Valutatori (AIV) abbia scelto di tenere a Pisa nei giorni scorsi (25 e 26 marzo) il suo congresso annuale, durante il quale è stato istituito il primo Albo Professionale dei valutatori italiani, a cui potranno accedere, una volta graduati, anche gli allievi del Master VISPT , ad ulteriore garanzia della loro professionalità. La didattica del Master, tra l’altro, mette anche a frutto le competenze e le esperienze di alcuni importanti valutatori dell’AIV, come il professor Mauro Palumbo dell’Università di Genova e la professoressa Nicoletta Stame dell’Università “La Sapienza” di Roma, maturate nella diffusione della cultura della valutazione e nel relativo aggiornamento scientifico e tecnico-professionale. Il corso proseguirà per un anno.

Le lezioni e le ricerche, della durata complessiva di 372 ore in aula e 250 di stage presso enti pubblici ed aziende, riguardano le varie discipline attinenti alle politiche di assistenza e promozione sociale, ai nuovi modelli di welfare, alle dinamiche e istituzioni dello sviluppo “glocale”, ai metodi e alle tecniche di project management applicato ai progetti sociali e di sviluppo territoriale, fino agli strumenti per l’indagine valutativa.

Notizie correlate
In evidenza