A Firenze manifestazione contro il decreto interpretativo ad listam

Domani, 7 marzo, alle ore 10:30, la lista di cittadinanza perUnaltracittà, invita a partecipare alla manifestazione unitaria che avrà luogo in piazza della Repubblica a Firenze. Ma anche in Toscana non mancano le polemiche.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 marzo 2010 15:30
A Firenze manifestazione contro il decreto interpretativo ad listam

"Da oggi nessuno potrà più sostenere che in Italia la legge è uguale per tutti. Nei quindici anni di governo berlusconiano mai come in questo momento la legalità e la democrazia sono stati così in pericolo. Il "decreto interpretativo" ad listam varato nella notte, un vero e proprio obbrobrio giuridico, è l'ennesima pagina nera per questo paese guidato da una destra che non esitiamo a definire eversiva" si legge in una nota di perUnaltracittà. "Per questo, per difendere la Costituzione, le norme che regolano la convivenza civile e la democrazia stessa, domani alle ore 10:30, la lista di cittadinanza perUnaltracittà, invita a partecipare alla manifestazione unitaria che avrà luogo in piazza della Repubblica a Firenze". Ma, in Toscana, non si placa la vicenda che riguarda l'esclusione del nome di alcuni candidati dalle schede elettorali in alcune province. "Per il rinnovo del Consiglio regionale e l'elezione del nuovo governatore, la burocrazia della Toscana ha già emanato il proprio verdetto di codificazione dell'illegalità: ai cittadini di Toscana è vietato il diritto di voto per Alfonso De Virgiliis, candidato governatore della lista Bonino-Pannella, in quattro circoscrizioni provinciali: Prato, Lucca, Grosseto e Livorno.

Anche se la legge stabilisce che per il candidato governatore debbano essere raccolte delle specifiche firme e la lista Bonino-Pannella le ha raccolte e sono state ritenute valide, la burocrazia politica del regime di Toscana usa la propria arroganza per attuare una strage di legalità, e si inventa che senza sostegno di una lista provinciale agli elettori debba essere impedito di scegliere anche il candidato a governatore in regola con le norme di partecipazione". Questo l'intervento della senatrice Donatella Poretti, Radicali-Pd.

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