Il Lucca Film Festival sbarca a New York

Il Lucca Film Festival sbarca a New York presso l’Anthology Film Archives (dal 12 al 14 febbraio) con una tre giorni dedicati al cinema indipendente italiano mai visto negli Stati Uniti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 febbraio 2010 20:06
Il Lucca Film Festival sbarca a New York

Il Lucca Film Festival sbarca a New York presso l’Anthology Film Archives (dal 12 al 14 febbraio) con una tre giorni dedicati al cinema indipendente italiano mai visto negli Stati Uniti e dal titolo “Banned, Broken, Sky”. L’omaggio prevede la proiezione di 5 lungometraggi dei registi Carmelo Bene, Franco Brocari e Mario Schifano. Questa rassegna, organizzata in stretta collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di New York, è un triplo omaggio ai tre più importanti registi italiani di cinema indipendente i quali sono stati, fino alle morti di Schifano (1998) e Bene (2002), amici e collaboratori. Il Festival lucchese, che sta preparando l’edizione 2010 annunciata per ottobre, continua il suo percorso internazionale sbarcando oltreoceano grazie alla rete creata dai giovani collaboratori dell’associazione ‘Vistanova’ (organizzatrice del Lucca Film Festival – www.vistanova.it) che ha visto lo scorso anno la partecipazione al festival di Berlino con un lavoro su Puccini e quest'anno la presenza a New York. “Abbiamo scelto questi registi – hanno spiegato i ragazzi di Vistanova domani presenti all’Anthology di New York per presentare i film – perché hanno meglio rappresentato il cinema indipendente italiano all’estero.

Tre registi che hanno lavorato insieme e che negli States, oggi, sono poco conosciuti”. “Carmelo Bene – hanno spiegato i ragazzi di Vistanova - era soprattutto conosciuto come scrittore, attore e regista teatrale, prima ancora che film maker. Mario Schifano era un rinomato pittore e, insieme a Brocari, lavorarono e vissero tutti a Roma negli anni sessanta e settanta, in un florido periodo di attività artistiche e culturali. Tramite le loro ricerche di raggiungere una profonda e personale forma di cinema, si possono identificare tutti nella scena underground italiana, che preferiva creare film narrativi in grado di rivoluzionare il cinema, ma di raggiungere anche le persone oltre le barriere delle avanguardie.

Questa serie offre una rara possibilità di assistere ad una selezione dei loro lavori, 5 lungometraggi recentemente restaurati e raramente visibili negli Stati Uniti”.

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