Capodanno al lavoro per il Consorzio di Bonifica Area Fiorentina

Dopo le notti di intenso lavoro del 23 dicembre e di Natale, a partire dalle 5.30 di ieri mattina i tecnici del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina hanno attivato gli impianti del Fosso di Piano e della Viaccia, sul territorio del Comune di Signa.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 gennaio 2010 19:14
Capodanno al lavoro per il Consorzio di Bonifica Area Fiorentina

Il nuovo anno è iniziato con impianti e pompe in azione per il Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina. Dopo le notti di intenso lavoro del 23 dicembre e di Natale, a partire dalle 5.30 di ieri mattina, dopo una notte di vigilanza sui corsi d’acqua della Piana, i tecnici del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina hanno attivato gli impianti del Fosso di Piano e della Viaccia, sul territorio del Comune di Signa. Il funzionamento della Viaccia ha permesso di mettere in sicurezza l’area industriale dell’Osmannoro e le zone di San Piero a Ponti e San Donnino, fra Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, mentre le idrovore del fosso di Piano hanno evitato allagamenti nell’area industriale dei Colli Bassi, a Signa.

Tutti questi impianti, attraverso meccanismi di sbarramento evitano infatti che le acque dei fiumi (Bisenzio in primis), favorite dalla scarsa pendenza della Piana, risalgano verso monte aumentando il livello dei canali e dei fossi minori, fino a provocarne l’esondazione. Un fenomeno che, prima della realizzazione degli impianti, era estremamente frequente nella Piana. Contemporaneamente le stazioni idrovore di pompaggio riversano artificialmente nei corsi d’acqua recettori le acque dei canali più piccoli che nei momenti di grande piena, sempre per il carattere pianeggiante del territorio, non riuscirebbero altrimenti a defluire.

Visto che il Bisenzio ha superato il livello di guardia solo intorno alle 12 di ieri, non è stato invece necessario attivare le paratoie del Fosse Reale, gli impianti di Crucignano e le varie casse di espansione delle acque presenti nella Piana. La piena dell’Arno, che nelle prime ore di ieri mattina ha superato il livello di guardia agli Uffizi, ha comportato la chiusura delle paratoie che regolano lo scarico della rete di acque basse della Piana per evitare rincolli. Le idrovore della Viaccia e del Fosso di Piano hanno lavorato ininterrottamente anche perché il livello nei canali continuava a salire alimentato dalla pioggia sulla Piana.

Dalle 16 di giovedì sono state registrate precipitazioni cumulate tra 40 e 50 mm ai vari pluviografi di riferimento. "Le sole idrovore della Viaccia hanno sollevato, dalle 6 alle 16 di oggi (ieri, ndr), oltre mezzo milione di metri cubi di acqua - spiega il direttore del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina, Iacopo Manetti - e continuano a funzionare, perché i tiranti nei canali sono sostenuti. Abbiamo registrato consistenti apporti dalle aree urbanizzate e in particolare da Novoli i cui scolmatori hanno sversato ininterrottamente nel canale Goricina e nel Fosso Osmannoro.

I deflussi sono comunque regolari e non abbiamo avuto segnalazioni di criticità, segno che la rete di drenaggio è in grado di reggere bene a questo tipo di eventi. Importante è stata l’entrata in funzione del nuovo sottopasso del Canale Macinante in località il Valico a Campi Bisenzio che permette un migliore deflusso verso le idrovore. Le previsioni danno pioggia anche nel pomeriggio, quindi continueremo a monitorare la situazione". "La gestione di questa ulteriore ondata di piena – spiega il presidente del Consorzio, Marco Bottino – dimostra ancora una volta l’importanza del lavoro e degli impianti del Consorzio ed è la prova della lungimirante gestione del territorio fatta in questi anni da tutti i vari enti competenti.

Non bisogna però abbassare la guardia. Dobbiamo continuare a investire in prevenzione, realizzando nuove opere e intervenendo sul corsi d’acqua più a rischio. Una delle priorità, per quanto riguarda la Piana fiorentina, è sicuramente la messa in sicurezza dal torrente Marina".

Notizie correlate
In evidenza