Ataf, aumento e critiche: dipendenti invitano la dirigenza sul Bus

"Se come talvolta accade, ci sono da prendere due schiaffoni, porga lui la sua guancia al posto della nostra"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 giugno 2015 14:41
Ataf, aumento e critiche: dipendenti invitano la dirigenza sul Bus

L'intervista rilasciata dal Presidente Ataf Renato Mazzoncini è stata oggetto di critiche da parte della RSU aziendale "Se non fosse che ci riguarda così da vicino, ci sarebbe da morir dal ridere da quanto è esilarante" scrivono i dipendenti del trasporto locale fiorentino."Leggiamo di riduzione di costi, di scioperi selvaggi che non ci son più, di rapporti idilliaci tra lui e i 1030 dipendenti, di importanti investimenti, grandi sfide per il futuro, sogni nel cassetto per una città con soli bus elettrici.

Ma su quale pianeta vive questo? Ha capito o no la domanda del giornalista? Di certo non vive la realtà fiorentina visto che in Ataf è un fantasma..." recita la nota della rappresentanza sindacale.L'invito di Alessandro Nannini della RSU: "Venga una mattina a fare un giro sui nostri splendidi bus a 2 porte; ci faccia compagnia su un turno di 7 ore e 25 minuti e ci aiuti a rispondere a tutte le ingiurie e le incazzature che siamo costretti a subire dall'utenza che aspetta più di mezz'ora un bus che sul tabellone informatico appare e scompare ogni 5 minuti…e se come talvolta accade, ci sono da prendere due schiaffoni, porga lui la sua guancia al posto della nostra".Prosegue la nota che risponde all'intervista: "Caro il nostro Presidente, la realtà, quella vera, è ben altra da quella di cui lei parla.. A meno che il giornalista non abbia erroneamente riportato sulla carta il racconto del suo ultimo sogno notturno, le facciamo presente che abbiamo il peggior servizio degli ultimi anni e che sono oltre 17000 le corse perse in 2 mesi.

Questi numeri non sono nostre invenzioni ma dati reali. I soldi vanno investiti su progetti utili per la collettività e concreti per la soluzione dei veri problemi. Le lucine verdi e rosse le faccia allestire sull’albero di Natale e faccia in modo che il biglietto, cartaceo o no, venga timbrato con soddisfazione dalla clientela. La sua fortuna è che nessuno controlla l'erogazione del servizio (sindaci e assessori), ma anzi, viaggiano con lei e il suo codazzo di presunti dirigenti a braccetto e in cambio di un invito all’inaugurazione di 2 bus nuovi e qualche navetta promessa per risolvere il problema, concedono l'aumento del biglietto portando nelle vostre tasche oltre 4 milioni di euro in più.

Soldi che ovviamente, a suo dire, saranno interamente rinvestiti per il servizio e quindi per migliori condizioni di trasporto e di lavoro per i dipendenti, ma chi sei Robin Hood? Un ultimo e doveroso commento va al nome Ataf. Chiamala come vuoi ma la vecchia Ataf, quella pubblica, pur avendo tanti difetti, era sinonimo di trasporto pubblico oltre che di servizio al cittadino e diritto alla mobilità. La nuova ataf, qualunque sia il suo nome, in questo momento è sinonimo di inefficienza e profitto"

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