Sanità: assistenza ancora ridotta in molti presidi

Stella e Giannelli (FI): "Servizi dimezzati o chiusi all'Ospedale Serristori". Sospese alcune attività il 1 giugno nelle zone empolese, Valdelsa e Valdarno. Ricevimenti solo telefonici fino al 30 giugno a Figline Incisa e Reggello

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 maggio 2020 18:29
Sanità: assistenza ancora ridotta in molti presidi

Firenze– E' il momento di rientrare. Le degenze Covid si sono ridotte in malattie infettive. Pochi i pazienti in terapia intensiva, quelli virologicamente guariti sono stati dimessi. La sanificazione e il riallestimento delle aree ospedaliere ex Covid procedono. Ma l'assistenza sanitaria è ancora ridotta in molti presidi toscani.

"E' partita la mobilitazione generale per la salvaguardia dell'Ospedale Serristori, nel Valdarno. Le forti polemiche che si sono trascinate negli ultimi tre mesi (Pronto soccorso dimezzato, trasferimento degli anestesisti) ora trovano sfogo nella protesta pubblica. Sindacati, comitati di sostegno, cittadini, lavoratori, associazioni del territorio, forze politiche, un ampio movimento trasversale si sta muovendo a difesa dell'Ospedale, perché la situazione è sempre più grave. Cosa sta facendo la Regione Toscana, perché non interviene?".

E' quanto chiedono e denunciano Marco Stella, vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana, e Giampaolo Giannelli, vicecoordinatore provinciale di Forza Italia Firenze. "Persiste un blocco sugli accessi al Pronto soccorso da parte del 118 e dei medici di medicina generale - affermano Stella e Giannelli - che dirottano o persuadono i cittadini del Valdarno Fiorentino a rivolgersi altrove per le cure di urgenza e ordinarie. In ordine di tempo, recentemente sono stati chiusi tutti gli interventi di ortopedia e traumatologia.

Dal 15 marzo 2020 odontoiatria è chiusa e non si prospetta una sua riapertura a breve, gli ambulatori con le specialistiche dermatologiche, medicazioni chirurgiche, prime visite chirurgiche, urologia, diabetologia, otorinolaringoiatria, audiologia e spirometrie sono o chiuse o a regime ridottissimo, così vale pure per l'endoscopia, la radiologia e il servizio di cardiologia". "Per non parlare - continuano i due esponenti di Forza Italia - della incredibile situazione del Pronto soccorso, che funziona a scartamento ridotto, con la chiusura alle 18.30 con tutti i problemi del caso.

E' indispensabile la riapertura nelle 24 ore e per supportare gli interventi chirurgici, così come occorre la presenza H24 degli anestesisti e la riapertura immediata della sub intensiva. La cosa più grave, che sgomenta e sconcerta è che tutto sta accadendo senza che l'assessore Stefania Saccardi sappia cosa accade nel presidio figlinese (almeno stando alle dichiarazioni ufficiali) e con un gioco al massacro nel quale il Pd locale attacca quello regionale, Italia Viva attacca tutti, il Sindaco attacca la Regione.

Una situazione di una gravità inaudita, lampante dimostrazione di una sanità toscana in preda a una schizofrenia pericolosa e che ha il solo risultato di creare problemi ai cittadini, alle prese con servizi sanitari carenti. Agiremo quindi immediatamente a tutti i livelli, affinché i servizi essenziali per i cittadini siano ripristinati, ponendo fine a questo scempio, garantendo agli utenti le prestazioni necessarie ad avere una assistenza adeguata, ben diversa da quella fornita attualmente dal Serristori".

Riparte c'è da precisare da lunedì 1° giugno l’attività chirurgica al Serristori già riattivata in maniera progressiva da circa due settimane grazie alla presenza di un medico anestesista h12 tutti i giorni. Da lunedì prossimo gli anestesisti saranno quattro e la loro presenza, a supporto della chirurgia e delle altre attività dell’ospedale, potrà garantire la piena ripresa anche dell’attività di Week Surgery. La nuova organizzazione post Covid arriva a compimento dopo mesi in cui l’attività chirurgica del Serristori era stata sospesa con tutti i reparti destinati ad accogliere pazienti No Covid.

Ora con la Fase 2 dell’emergenza e la piena ripresa dell’attività chirurgica, l’Azienda conta di incrementare con importanti investimenti tutta la Chirurgia del Serristori, aggiungendo altre specialità nelle sale operatorie dell’ospedale di Figline, come la chirurgia plastica, la senologia e chirurgie generali provenienti da altri ospedali dell’Azienda. La Chirurgia del Serristori è di competenza dell’unità complessa di Chirurgia generale che comprende sia l’ospedale di Santa Maria Annunziata che quello di Figline. Da settembre è previsto un ulteriore potenziamento dell’attività chirurgica con volumi previsti superiori anche a quelli pre Covid e progetti che l’Azienda sta già predisponendo.

Al momento la Chirurgia dell’ospedale è attiva dal lunedì al venerdì ma nei prossimi mesi grazie anche a nuove risorse infermieristiche che l’Azienda sanitaria si è impegnata a sostenere, la riorganizzazione nel reparto potrà prevedere degenze su 7 giorni. In previsione di questo potenziamento, da lunedì 1° giugno è reintrodotta anche la presenza di una guardia chirurgica notturna per il momento nei giorni della degenza, dal lunedì al venerdì.

Nella giornata di lunedì 1 giugno alcuni servizi socio sanitari della zona empolese valdarno valdelsa subiranno alcune variazioni. Sospesi per l’intera giornata, sia il servizio vaccinazioni, presso la sede del Dipartimento di Prevenzione in via dei Cappuccini a Empoli, sia le attività di riabilitazione ambulatoriale in tutte le sedi territoriali (Certaldo, Castelfiorentino, Empoli, Montespertoli, San Miniato, Fucecchio). A partire dal giorno 3 giugno la ripresa delle normali attività.

Per quanto riguarda i prelievi ematici saranno eseguite solo le urgenze nelle sedi di Empoli, Castelfiorentino, San Miniato Basso e Fucecchio, mentre restano invariati i prelievi domiciliari già programmati.

Il punto di distribuzione di Sesto Fiorentino (viale della Repubblica 58), sarà chiuso al pubblico lunedì 1° giugno. Il servizio di distribuzione dei prodotti e dei presidi per l’assistenza farmaceutica integrativa è garantito attraverso gli altri punti del territorio che rimangono aperti a Scandicci (presidio Acciaiolo, via Vivaldi), San Salvi (Area San Salvi, via di San Salvi 12), Bagno a Ripoli (ospedale Santa Maria Annunziata, Palazzina Amministrativa) e Borgo San Lorenzo (ospedale del Mugello).

Lunedì 1 giugno rimarranno chiuse tutte le attività della USL Sud Est che hanno sede presso i centri direzionali di Arezzo, Siena e Grosseto, salvo quelle che devono rimanere aperte perché richiedono una continuità di servizi. Tutti i gli uffici saranno di nuovo attivi mercoledì 3 giugno

“Stiamo lavorando non ad un semplice ritorno di attività che eravamo stati costretti a collocare al di fuori del nostro ospedale. E a questo proposito vorrei ringraziare il Centro Chirurgico Toscano per la disponibilità che ha garantito – afferma il Direttore generale della Asl Toscana sud est, Antonio D'Urso. “Il futuro del San Donato non puó essere la semplice riproposizione della situazione anti Covid. Stiamo lavorando ad una nuova organizzazione che risponda ancora meglio alle esigenze dei cittadini e che consenta ai nostro operatori di esprimere al massimo la loro professionalità.

Dai primi di giugno rientreranno molte attività che troveranno, con la sanificazione, anche ambienti riqualificati. Alcune scelte le abbiamo già condivise: ad esempio avvicinare i reperti di degenza delle chirurgie alle sale operatorie. Ma vogliamo andare oltre. Molte le ipotesi allo studio. Ad esempio lo spostamento al di fuori dell'ospedale di attività che hanno una netta vocazione territoriale: centro prelievi, cure intermedie, igiene e prevenzione. E per queste stiamo verificando soluzioni per la quale è in atto un confronto con il Comune di Arezzo e gli immobili Asl nell'area del Pionta.

La logica per il territorio è quella di garantire servizi facilmente accessibili ai cittadini, in grado quindi di semplificare le modalità e i tempi. Lo logica per il San Donato è quella di qualificare ulteriormente le attività, concentrando in essa i servizi di natura prettamente ospedaliera”..

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