Asfalto in Oltrarno: una piazza in erba, tutta la verità

Dove c'era l'erba, oggi c'è.. ancora

Antonio
Antonio Lenoci
01 settembre 2016 13:15
Asfalto in Oltrarno: una piazza in erba, tutta la verità

Asfaltare oppure no l'antica piazza? La verità è che non interessa a nessuno se resteranno le pietre o se arriverà il catrame. Sembrano essere altri i problemi, come ad esempio lavori in corso perenni e transenne che non delimitano nullaStrade chiuse senza una giustificazione tangibile, se non sulla carta o meglio sulla fiducia che però sembra vacillare ed in alcuni casi è proprio caduta come si riscontra dalla contro-segnaletica che prende in giro l'Amministrazione.Anche il nuovo sistema di limitazione del traffico, la Ztl O, suscita sensazioni di palpabile rigetto.Quartiere storico per eccellenza, zona di artigiani e del fiorentino antico parlato, scritto e pensato, dove si lavoravano il legno, il bronzo e la trippa.

Per qualche testarda convinzione una 'zona protetta' da preservare e 'far rinascere' come più volte abbiamo sentito dire. Ma qui nessuno si sente 'protetto' né tanto meno 'rinato'. Sorprendente, ma l'interesse diffuso è quello di poter uscire di casa con leggerezza, potersi muovere in tutte le direzioni in scioltezza, raggiungere obiettivi strategici come il bar, la chiesa, le fermate dei mezzi pubblici e possibilmente rientrare a casa in serenità. Piazza del Carmine è vista come un precedente che fa rizzare i capelli ai calvi e stracciare le vesti agl'ignudi.

"Un troiaio" è il commento che in fiorentino identifica tutto un capitolato di problematiche perennemente irrisolte. Bocciata la pedonalizzazione, bocciati gli eventi, bocciata la prospettiva di un parcheggio interrato con sopra una nuova piazza.E piazza de' Nerli? "Quale piazza, avete mai visto una piazza?". Appunto. Nessuno da queste parti pare aver mai vissuto lo slargo come una piazza e da quando il mercato rionale è stato trasferito alle vecchie mura di San Frediano, ancor meno. "Qui hanno sempre parcheggiato tutti.. - raccontano i residenti - e se scrivete le targhe a terra con il gessetto e tornate dopo un mese, ci ritrovate le stesse auto.

Non le spostano neppure". Difficile comunque rinunciare al posto per chi ha un mezzo e trae compiacimento nell'aprire la finestra e trovarlo sotto casa.I commercianti non vedono l'ora che arrivi l'asfalto e sia rivista la viabilità che al momento penalizza tutti: vogliono 'il passaggio'. La piccola area destinata alle strisce blu, delimitata da imbarazzanti cordoli di cemento, è sempre occupata e non se ne comprenderebbe l'utilità.Una signora attraversa in bicicletta la strada e trattiene il manubrio a fatica.

Tra pietre scheggiate o divelte e toppe di asfalto tra le quali spuntano ciuffetti d'erba, la manutenzione non appare al primo posto nelle priorità di Palazzo Vecchio.Un interessamento, di qualsiasi tipo, è ben visto dai frequentatori della zona. Ci abbiamo provato, a solleticare quel senso estetico dal sapore nostalgico, ma il pensiero di salvaguardare le pietre non sembra sfiorare nessuno. Una piazza, invece, piacerebbe, ma deve ancora nascere.

Eh, ma le macchine poi? L'Oltrarno vuole vivere ancora, o meglio, sopravvivere al suo ricordo al centro di un sistema complesso qual è Firenze nel 2016.

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