Arriva Expo 2015 e Prato si dedica all'accoglienza dei cinesi

Un dépliant della Provincia destinato ai turisti e alla comunità cinese. Che cosa è l'integrazione?

Antonio
Antonio Lenoci
11 giugno 2014 14:25
Arriva Expo 2015 e Prato si dedica all'accoglienza dei cinesi

"E' l'ultimo nato degli strumenti di informazione turistica della Provincia di Prato ed è destinato a un pubblico particolare, quello di lingua cinese" così inizia la nota di Palazzo Buonamici che potrebbe lasciare interdetto chiunque conosca da vicino la situazione sociale dell'area pratese. Dovete infatti sapere che a Prato la Cina è un po' come di casa. Analizzeremo assieme la nota e ciascuno dei lettori ne trarrà le opportune riflessioni.

La domanda che vi poniamo è solo questa: Che cosa è l'integrazione?Il nuovo strumento informativo è stato presentato questa mattina a palazzo Buonamici dall'assessore provinciale Antonio Napolitano, dalla dirigente Sonia Soldani e da Adriana Paglia del servizio Turismo.Uno strumento che "Intende rispondere alle esigenze di una fetta consistente del mercato turistico pratese, protagonista di una crescita costante.

I turisti cinesi negli ultimi cinque anni si sono confermati al primo posto nell'andamento del flusso degli arrivi degli stranieri nel nostro territorio e rispetto all'anno precedente nel 2013 sono cresciuti del 15% negli arrivi e dell'8% nelle presenze" si parla di turisti, quindi rischiamo di aver preso un abbaglio.Ammesso e non concesso che chi si trova in un determinato luogo per lavoro non debba sentirsi interessato a scoprirne anche la storia, i luoghi, le tradizioni.

Napolitano spiega "Il segmento dei gruppi turistici, a cui appartengono i visitatori cinesi, ma non solo, deve essere sviluppato e dobbiamo anche lavorare per prolungare i soggiorni, che in maggioranza sul nostro territorio si limitano a due giorni” ecco un problema, rimangono troppo poco.Soldani e Pagliai hanno sottolineato che "in vista dell'Expo 2015, che porterà in Italia flussi ancora più consistenti di turisti provenienti anche dalla Cina, Prato deve dotarsi di strumenti efficaci di accoglienza" benedetto Expo verrebbe da dire, allora.

Il buon proposito. "Da tempo la Provincia pensava di realizzare materiale informativo turistico in lingua cinese considerando anche i tanti turisti che quasi quotidianamente entrano nell'ufficio informazioni di Piazza Buonamici. La complicazione, oltre alle risorse sempre più scarse, stava nella capacità di redigere un testo che risultasse gradevole ed efficace, soprattutto per i giovani e per la numerosa comunità cinese che, pur vivendo da tempo nella nostra provincia, poco conosce di essa e degli usi e costumi dei pratesi".Rileggiamo l'ultimo passaggio: "la numerosa comunità cinese che, pur vivendo da tempo nella nostra provincia, poco conosce di essa e degli usi e costumi dei pratesi". Forse che non abbiano trovato fino ad ora una guida "gradevole ed efficace"?

Come mai questa novità? "L’occasione per realizzare il dépliant Conoscere Vivere Amare Prato - spiegano dall'amministrazione provinciale - è arrivata grazie ad una ragazza cinese, Shaowen Zhai, che ha chiesto di svolgere il tirocinio universitario presso il servizio turismo della Provincia". A pensare male si fa peccato e quel che scriviamo potrebbe risultare fin troppo polemico ma..

occorreva veramente che una ragazza di origini cinesi si proponesse per un tirocinio in Provincia affinché si sviluppasse questo progetto?  "Il dépliant ha una doppia utilità: presentare da un punto di vista turistico il territorio, con le sue risorse artistiche, culturali e ambientali e mettere a confronto la nostra cultura con quella cinese. Attraverso il dialogo fra due ragazze (una cinese l’altra italiana) si raccontano la cultura, le feste, i cibi, i divertimenti.

Il dépliant è stato scritto a più mani e corretto nei testi in cinese da Chen Hongsheng, direttore dell’Associazione di Amicizia dei Cinesi a Prato.La gran parte delle foto che arricchiscono la pubblicazione sono del fotografo Egisto Nino Ceccatelli, altre arrivano direttamente dalla Cina grazie alla mobilitazione che Shaowen Zhai (detta Emy) ha saputo creare fra amici e parenti, che hanno inviato immagini di piatti, giochi e altro" un dialogo tra due ragazze, una cinese ed una italiana, ha permesso questo balzo in avanti per l'umanità toscana.

Grazie Emy, grazie di cuore. Grazie ai tuoi parenti, grazie per averci creduto, per esserti interessata a noi e per averci svegliato, e perdonaci, se puoi

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